Blog di informazione sui mutui, i prestiti, i finanziamenti e le carte di credito.

In Primo piano:
- Mutuo Prima casa - Cessione del quinto - Finanziamento auto

Il prestito o finanziamento finalizzato.

Il prestito o finanziamento finalizzato è una forma di credito finalizzata all'acquisto di un bene materiale o di un servizio.
Tale forma di credito è finalizzata ad incentivare il consumo, ovvero l'acquisto di un bene o servizio.

Quando si ricorre ai prestiti finalizzati non si ottiene direttamente una somma di denaro  ma semplicemente, invece di pagare  al momento dell'acquisto, si paga a rate il prezzo di    acquisto del bene.

Le caratteristiche base del prezzo finalizzato sono:

- L'obbligo di acquisto di un bene o servizio di cui la banca o finanziaria deve essere messa a conoscenza

-Al cliente non viene accreditata nessun importo che viene invece accreditato direttamente a chi ci vende il bene o servizio

I prestiti finalizzati si distinguono solitamente per la loro semplicità di erogazione e velocità essendo le pratiche svolte presso lo stesso punto vendita.
I documenti richiesti sono:
Documento d'identità
Codice fiscale
Busta paga o dichiarazione dei redditi

Prestiti e finanziamenti per lavoratori autonomi. Prestito finalizzato e personale

Il lavoratori autonomi, come quelli dipendenti possono avere la necessità di richiedere un prestito per esigenze personali o lavorative. I prestiti per lavoratori autonomi sono quei prestiti che possono essere richiesti da imprenditori, liberi professionisti, commercianti a da altri titolari di Partita Iva.
I lavoratori autonomi non possono richiedere ne al cessione del quinto dello stipendio e ne ovviamente la doppia cessione del quinto.
Per i lavoratori autonomi mancano inoltre le garanzie di reddito continuativo tipiche dei lavoratori dipendenti e quindi l'unica garanzia che possono offrire è il loro reddito attestato dal modulo delle tasse presentato l'anno precedente.


Se siamo dei lavoratori autonomi e vogliamo ottenere un prestito possiamo fondamentalmente richiedere tre tipologie di prestito:

-Il prestito finalizzato
- Il prestito personale
- Il prestito cambializzato



Maxirata prestito auto. Come funziona

Al momento dell'acquisto di un'auto il venditore tende a proporre un finanziamento all'acquirente sulla base delle sue capacità di rimborso. Tale rimborso è in genere legato al concetto di lunga durata dell'auto nel tempo. Tuttavia per chi percorre molti chilometri, magari per motivi di lavoro tale definizione è un pò banale, così come lo è per chi cambia spesso auto per altri motivi.

Per tali persone esistono i finanziamenti auto con la Maxirata finale.
La proposta consiste ne dettaglio nel pagamento iniziale di rate di importo non troppo elevato e nel pagamento finale della somma residua (maxirata).
Tale somma può essere estinta in un unico pagamento o in una ulteriore rateizzazione che in genere hanno importo superiore a quelle iniziali.

La maxirata per legge non può superare i 45.000 euro per le auto nuove e i 35.000 euro per le auto usate.

Il periodo antecedente la maxirata non può superare i 48 mesi.

Per un prestito auto con maxirata sono necessari i soliti documenti necessari per un qualsiasi prestito (documenti d'identità, codice fiscale e documenti per l'attestazione del reddito).

Può essere richiesto sia da lavoratori autonomi e dipendenti.

Nel chiedere un prestito del tipo occorre considerare la spesa complessiva e non solo le rate iniziali e il fatto che quasi sempre al momento della maxirata il valore dell'auto è inferiore all'importo della maxirata stessa.


Il prestito obbligazionario per le società

Il prestito obbligazionario  è una forma di prestito atipica e che come tale ha delle regole tutte sue.
Il prestito obbligazionario è comunque un debito che la società contrae nei confronti di terzi.
Questi rappresentano una forma di finanziamento a medio-lungo termine tipica delle società per azione o delle società in accomandita per azioni.

Il prestito obbligazionario avviene tramite la vendita di obbligazioni sul mercato a mezzo di una banca.

Le società non possono emettere obbligazioni per somme superiori al capitale versato e comunque effettivo secondo l'ultimo bilancio aziendale.
Tuttavia è possibile emettere obbligazioni per  importo superiore a quello del capitalenel caso in cui  le queste siano garantite da un'ipoteca su immobili di proprietà della società , quando l'eccedenza dell'importo delle obbligazioni abbia a garanzia titoli nominativi emessi o garantiti dallo Stato che però devono avere scadenza non anteriore a quella delle obbligazioni stesse oppure quando la società ottenga un'autorizzazione dell'autorità governativa competente a superare i limiti previsti.

L'emissione di un prestito obbligazionario deve essere approvata dall'assemblea straordinaria e la relativa delibera essere depositata entro 30 giorni presso la Cancelleria del Tribunale per il procedimento di omologazione e per la successiva iscrizione.


L'emissione prevede un programma in cui  vengono  indicati:
l'ammontare del capitale sociale sottoscritto e versato
l'ammontare complessivo del prestito
la durata del prestito
il tasso di remunerazione del prestito.

Viene inoltre redatto il regolamento del prestito nel quale sono specificate le Caratteristiche dei titoli, le modalità e il prezzo di emissione, il valore nominale delle obbligazioni, le modalità di rimborso, la possibilità di rimborso anticipato e di acquisto dei titoli sul mercato da parte della società, ecc.

Il tasso effettivo di rendimento di un prestito di questo tipo è composto da seguenti tre fattori:

il tasso nominale del prestito;

il prezzo di emissione;

il prezzo di rimborso.

Nuove norme europee mutui tutela mutuatari. Informativa, penali e inadempimento.

Le nuove norme europee per i mutui sono rivolte a tutelare i mutuatari. Queste riguardano principalmente:

-L'informativa precontrattuale
-Le penali in caso di rimborso anticipato
-Tutela in caso di mutuatario inadempiente

L'informativa precontrattuale dovrà infatti essere consegnata ai clienti che richiedono un mutuo almeno 7 giorni prima della firma del contratto.
Tale informativa dovrà specificare tutti i costi relativi al mutuo e la spesa totale finale, nonchè tutti i rischi finanziari collegati all'intera durata del contratto. Devono in particolare essere specificate la variazione dei tassi di interesse specificando l'impatto sul costo finale nonchè le spese e le conseguenze per il mancato pagamento di una rata.
Se tale documento non viene consegnato 7 giorni prima della stipula del contratto di mutuo allora la banca dovrà garantire il diritto di recesso del contratto al cliente 7 giorni dopo la stipula del medesimo.

LE medesime norme (cosa che  in Italia era già contemplata nel decreto Bersani del 2007) prevedono l'abolizione della penale in caso di estinzione anticipata del mutuo per la casa.

L'ultima norma per la tutela in caso di mutuatario inadempiente prevede che la vendita dell'immobile per mancato pagamento di più rate venga considerata come soluzione estrema.
Si ricorda infatti che nel caso di mancato pagamento di più rate la banca è autorizzata a chiedere al debitore l'estinzione del debito residuo più i relativi interessi entro un termine prestabilito.
Nel caso in cui il debitore non fosse in condizione di estinguere il debito la banca potrà chiedere che l'immobile venga pignorato e si procederà alla vendita a mezzo di asta all'incanto. Il ricavato sarà utilizzato per rimborsare il debito e l'eventuale somma residua viene restituita al mutuatario.





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