Blog di informazione sui mutui, i prestiti, i finanziamenti e le carte di credito.

In Primo piano:
- Mutuo Prima casa - Cessione del quinto - Finanziamento auto

Prestiti personali cosa sono e come funzionano

Cosa sono i prestiti personali

Il prestito personale non è altro che un finanziamento di un certo ammontare di denaro che dovrà poi essere restituito all’ente erogatore maggiorato dagli interessi maturati nel periodo del finanziamento. Possono erogare un prestito sia banche generaliste che istituti di credito specializzati.
Quando si parla però di prestiti personali si fa riferimento al fatto che tali finanziamenti sono concessi a prescindere dalla finalità per cui sono richiesti dal cliente quindi non sono direttamente legati all’acquisto di un bene specifico.
Tramite un prestito personale è possibile richiedere una somma variabile tra i 2.000 e i 30.000 € con rimborso in massimo 120 rate. In alcuni casi inoltre è possibile richiedere l’estinzione anticipata del finanziamento.

Quali sono i requisiti richiesti per poter ottenere un prestito personale

I requisiti che generalmente vengono richiesti da tutte le banche e/o istituti creditizi sono i seguenti:
- Aver un’età compresa tra i 18 e i 70 anni;
- Avere un reddito dimostrabile tramite dichiarazione dei redditi, CUD, ecc;
- Altro requisito fondamentale è di avere una situazione creditizia pulita (cosiddetto “profilo di credito”) , vale a dire non avere subito protesti, pignoramenti, ecc ma aver pagato tutte le rate di un precedente finanziamento con regolarità e puntualità.
A questi documenti posso poi aggiungersi altri richiesti dallo specifico ente che eroga il prestito personale.

Documenti richiesti per poter richiedere un prestito personale

Per poter ottenere un finanziamento i documenti che bisogna presentare sono i seguenti:
- Documento d’identità e codice fiscale;
- Documentazione attestante la situazione reddituale del richiedente (busta paga, CUD, ecc) così da poter verificare la reale capacità del cliente di poter rimborsare il finanziamento;
- Ultima utenza pagata vale a dire una copia della bolletta del telefono, gas, ecc pagata.

Come richiedere un prestito personale

Per poter richiedere un prestito personale è sufficiente recarsi nella filale scelta muniti dei documenti sopra citati e fare richiesta di un finanziamento. In alcuni casi, qualora consentito dall’istituto di credito che concede il finanziamento, è possibile stipulare il contratto di finanziamento direttamente online compilando un modulo appositamente creato nel quale verranno inseriti tutti i nostri dati anagrafici e reddituali. In questo caso una volta accettato il prestito si riceverà per posta il contratto che dovrà essere firmato e spedito insieme con tutti i documenti anagrafici e reddituali richiesti presso la sede dell’istituito che eroga il finanziamento.

Mutuo casa all'estero. I mutui esteri con valuta in Italia

Le condizioni dei mutui stipulati in paesi diversi dal nostro sono spesso molto vantaggiose. Proprio per questo motivo molte persone decidono di indebitarsi direttamente all'estero potendo così usufruire di questi vantaggi. Non tutti sanno però che alcune banche offrono la possibilità di aprire dei mutui in una valuta estera rendendo così possibile direttamente dall'Italia usufruire di vantaggi simili a quelli presenti in questi paesi.

Quando si decide però di fare un'operazione di questo tipo è importante ricordare che le condizioni del mutuo vengono effettuate direttamente nella valuta decisa. Se il nostro stipendio è in euro questo significa che deve essere cambiato nella valuta straniera, dollaro ad esempio nel caso degli Stati Uniti D'America(USA), per poter poi andare a ripagare le rate del mutuo.

I rapporti tra le diverse valute cambiano continuamente e questo può essere considerato come un vero e proprio rischio.

I mutui in valuta estera sono consigliabili solo ed esclusivamente a persone che non hanno paura di questo rischio e che sono pronte a veder salire in qualsiasi momento la loro rata mensile anche del doppio del suo valore.

I consigli che possono essere dati a coloro che vogliono aprire un mutuo in valuta estera sono:
-scegliere periodi in cui l'euro è debole in modo che sia possibile estinguere il debito in modo anticipato senza perdere i nostri soldi
-scegliere un tasso misto in quanto a valuta ossia rimborsabile in parte in euro e in parte in una valuta straniera nel caso di un differenziale tra loro particolarmente elevato.

Leggi anche:
-Confronto tasso fisso e variabile
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Vantaggi dei finanziamenti agevolati

I finanziamenti agevolati prevedono per il richiedente dei procedimenti poco costosi caratterizzati da piani di ammortamento snelli e a tassi d'interesse molto vantaggiosi. I finanziamenti agevolati possono essere sia prestiti finalizzati che prestiti non finalizzati nonché leasing e sono ricollegabili direttamente agli incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea ai vari paesi con l'obiettivo di incentivare lo sviluppo delle piccole e medie imprese. I finanziamenti agevolati offrono la possibilità di ottenere elevate somme di denaro in parte totalmente a fondo perduto e in parte invece a condizioni agevolate e quindi vantaggiose.
Non sempre però i finanziamenti possono essere ottenuti perchè è ovviamente necessario essere in possesso di determinati requisiti. Spesso in realtà più che di mancanza di requisiti si tratta di mancanza di esperienza dei richiedenti che non hanno saputo scegliere in modo adeguato la tipologia di finanziamento agevolato adatta alle proprie esigenze.

Proprio per questo motivo si consiglia sempre di affidarsi ad un esperto nel settore che sia in grado di effettuare una ricerca incrociata tra i vari finanziamenti messi a disposizione dei cittadini europei e il proprio progetto.

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-Cosa sono i fondi strutturali europei

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-Finanziamenti agevolati fotovoltaico

Elementi per la valutazioni della richiesta di mutuo da parte della banca

Non tutte le richieste di mutuo vanno a buon fine. I criteri secondo cui la banca valuta le varie richieste di mutuo sono
affidabilità
capacità di effettuare il rimborso del debito
possedimento di una garanzia immobiliare
L'affidabilità dei soggetti dipende solitamente dal loro passato economico. Coloro che hanno subito un protesto per esempio possono ritrovarsi in una condizione di svantaggio che non gli permette di ottenere nuovi finanziamenti. In questi casi è necessario rivolgersi ad uno specialista nel settore e non affidarsi invece a mediatori creditizi che spesso cercano solo di risolvere la situazione con la falsificazione dei documenti. In questi casi la situazione potrebbe ovviamente solo peggiorare. Esistono comunque appositi mutui e finanziamenti che possono essere richiesti dalle persone che hanno avuto problemi in passato e che verranno sicuramente consigliati dalla banca stessa.
Per vedere se il cliente ha la capacità di effettuare il rimborso del debito la banca deve necessariamente fare delle verifiche sul suo reddito. Affinché sia possibile ottenere un mutuo o un finanziamento il reddito deve essere un'entrata costante e la rata mensile non deve superare di un terzo il valore del reddito stesso. Queste considerazioni non sono utili in realtà solo per la banca ma anche per il contraente che in questo modo può rendersi conto se l'apertura del mutuo invece che aiutare creerebbe solo degli ulteriori problemi finanziari. Esistono comunque anche a questo proposito delle possibili soluzioni. Il reddito del contraente può ad esempio essere integrato con il reddito di un'altro familiare oppure si può optare per una diversa tipologia di mutuo magari che preveda una rata più bassa per un tempo più lungo.
La banca infine necessita di garanzie ulteriori al semplice reddito mensile. La garanzia più diffusa in quanto più solida è senza dubbio l'ipoteca su un immobile di proprietà. Il valore del mutuo può quindi anche essere deciso in base al valore dell'immobile stesso.

Il certificato di stipendio

Documentazione mutuo

La Carta Acquisti maggiori di 65 anni e minori di 3 anni

Il Ministero dell'economia e delle finanze mette a disposizione dei cittadini una Carta Acquisti del valore di 40 euro mensili che possono essere utilizzati per spese alimentari, spese sanitarie oppure per i pagamenti delle bollette della luce o del gas. La Carta Acquisti permette inoltre di usufruire di sconti presso alcuni negozio agevolati e di richiedere tariffe agevolate per esempio per l'energia elettrica.
La Carta Acquisti si rivolge a due diverse fasce di età
maggiori di 65 anni
minori di 3 anni

Maggiori di 65 anni
I requisiti per la richiesta della carta sono
età pari o superiore ai 65 anni
cittadinanza italiana
pensione inferiore a 6.235,35 € annui per persone dai 65 ai 70 anni oppure pari a 8.313,80 e all'anno per persone di età pario o superiore ai 70 anni
non essere intestatari di più di un'utenza elettrica domestica o non domestica o di più di un'utenza del gas
non essere proprietari di più di un veicolo
non essere proprietari di più di un immobile ad uso abitativo per una quota superiore al 25% o di un immobile ad uso non abitativo per una quota superiore al 10%
non essere titolari di un patrimonio mobiliare di valore superiore ai 15.000 €
non essere ricoverati in istituti di cura
non essere detenuti in istituti di pena

Minori di 3 anni
I requisiti per la richiesta della carta sono
età non superiore ai 3 anni
cittadinanza italiana
ISEE pari o inferiore a 6.235,35 € annui
non essere insieme ai genitori intestatari di più di un'utenza elettrica domestica o non domestica o di più di un'utenza del gas
non essere insieme ai genitori proprietari di più di un veicolo
non essere insieme ai genitori proprietari di più di un immobile ad uso abitativo per una quota superiore al 25% o di un immobile ad uso non abitativo per una quota superiore al 10%
non essere insieme ai genitori titolari di un patrimonio mobiliare di valore superiore ai 15.000 €

Regole per i finanziamenti e prestiti ai protestati

Le persone che hanno subito un protesto o un pignoramento possono incontrare molte difficoltà alla richiesta di un finanziamenti. Ciò è ovviamente dovuto al fatto che la loro affidabilità non è considerata sufficiente alla stipula di un contratto. Le banche possono controllare l'affidabilità dei loro clienti attraverso i dati delle Centrali per i Rischi e quindi possono sapere con esattezza se una persona ha avuto problemi economici di questo genere.
Ciò non significa però che le persone che hanno subito un protesto non abbiano modo di accadere ad un finanziamento. Le banche possono infatti avvalersi di un apposito finanziamento per protestati che si basa sullo stipendio come garanzia. La scelta migliore sia per il cliente che per la banca è quella della cessione del quinto che implica non solo lo stipendio come garanzia ama anche la trattenuta diretta dell'importo della rata dallo stipendio. La banca così ha la certezza che il cliente ha la possibilità di pagare e che il pagamento avvenga in automatico ogni mese.

Cancellazione e aggiornamento dati del CRIF

Origini e cause dell'attuale crisi economica mondiale

Nei mesi che precedettero la crisi, le banche centrali avevano aumentato i tassi di interesse per calmierare la crescita della produzione, i prezzi degli immobili e il ritorno dell’inflazione. Ma nell’agosto del 2007 è improvvisamente maturata la consapevolezza che l’aumento dei tassi stava creando seri problemi a un notevole numero di famiglie non più in grado di far fronte al rimborso dei debiti con un reddito stazionario o in calo. Proprio in quel mese 244.000 americani che non sono stati in grado di pagare tre rate consecutive del proprio mutuo hanno visto la propria abitazione andare all’asta o diventare di proprietà della banca che gli aveva dato credito; si tratta di un numero più che doppio rispetto all’anno precedente ed in forte crescita rispetto anche al mese di luglio. Molti di quelli che sono rimasti solventi hanno scoperto che il valore della loro abitazione stava
andando sotto il valore dei mutui contratti. Il panorama del mercato immobiliare è diventato ancora più nero; la prospettiva della vendita sul mercato delle case dei debitori insolventi ha depresso ancor più i prezzi delle abitazioni ormai già in flessione e ha scoraggiato l’avvio di nuovi cantieri: un colpo pesante considerando che, secondo molti, l’edilizia, e non le nuove tecnologie, era stata la causa della brillantezza dell’economia statunitense. Molti intermediari finanziari che non erano riusciti a recuperare i finanziamenti si sono rivalsi sui risparmiatori che hanno avuto azzerato il loro investimento. Inoltre, la caduta dei titoli non è rimasta confinata al settore subprime ma con fortissima velocità ha coinvolto altri mercati. La necessità di aumentare la liquidità ha infatti indotto a vendere le azioni, i cui prezzi apparivano ormai troppo elevati rispetto ai timori di rallentamento economico. E’ insieme iniziata la fuga da tutti quei titoli che sembravano meno
affidabili. La crisi si è quindi diffusa velocemente ed in modo dirompente in tutti i settori finanziari e in tutto il mondo. Per crisi dei mutui subprime intendiamo quindi una delle peggiori bufere finanziarie degli ultimi anni che nasce da forti dissesti sui crediti concessi alla clientela non primaria (subprime) perché meno solvibile. La particolarità di questa crisi deriva dal non essere scatenata da fattori macroeconomici, come una recessione o uno squilibrio della bilancia dei pagamenti, ma da un grosso dissesto sui mercati finanziari; tale crisi finanziaria tende, invece, ad avere riflessi macroeconomici con un rischio di rallentamento dello sviluppo, più forte negli Stati Uniti ma rilevante anche nelle altre aree. Inoltre, benché l’innesco iniziale sia stato complessivamente modesto, il contesto dei mercati finanziari ha moltiplicato enormemente la deflagrazione. Non a caso il governatore della Federal Reserve Bernanke ha dichiarato che le autorità monetarie sono rimaste sorprese della violenza della propagazione. Il problema è che in questo modo si evidenzia una forte sottovalutazione dei rischi da parte delle Banche centrali, non solo di quella americana. La conseguenza più grave della crisi è la perdita di fiducia sulla trasparenza ed affidabilità del sistema dei mercati
finanziari. I tassi d’interesse bassi e costanti degli ultimi anni hanno incentivato le famiglie e i detentori di ricchezza ad investire nel settore immobiliare con una forte crescita dei prezzi delle case. Questa dinamica in atto in molti paesi da diversi anni ha, a più riprese, preoccupato le banche centrali; in particolare la Banca Centrale d’Inghilterra e la Fed. Negli Stati Uniti la situazione favorevole e la forte domanda hanno indotto gli operatori finanziari a concedere mutui crescenti per l’acquisto di immobili e ad allargare il credito sotto forme diverse anche a famiglie e soggetti poco affidabili in termini finanziari. I tassi d’interesse praticati erano più elevati rispetto alla clientela ordinaria ma i requisiti di reddito per accedere erano del tutto insufficienti. Gli stessi intermediari, d’altronde, per proteggersi dal rischio che i mutui subprime comportavano, li rivendevano immediatamente sotto forma di titoli (cartolarizzazione), resi molto appetibili per i risparmiatori da tassi di interesse particolarmente elevati. In questo modo i mutui a rischio, una volta rimborsati, avrebbero prodotto un guadagno
sia per l’intermediario finanziario (la banca), che si era liberato dei rischi,
che per il risparmiatore. Il problema è che questo meccanismo sostanzialmente deresponsabilizzava la banca che concedeva il mutuo dal rischio di insolvenza, mentre incentivava la tendenza a trovare sempre nuovi clienti dei mutui, andando sempre meno per il sottile. Il risparmiatore, che acquistava il titolo, non aveva certo il polso della situazione; spesso per l’opacità dei titoli trattati; frequentemente non era neppure al corrente di avere a che fare con un’operazione di finanziamento dei mutui. Infatti era invalso l’uso di impacchettare i titoli assieme ad altri più innocui, facendo quelli che sono stati chiamati “salsicciotti” di titoli. I finanziamenti subprime davano luogo a catene di titoli che venivano rivenduti e rimpacchettati con altri titoli di natura completamente diversa. Il fatto è che come ha recentemente affermato l’ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale Rodrigo Rato, le banche Usa hanno collocato sui mercati con strumenti complessi e poco trasparenti una cifra enorme che si avvicina a 1300 miliardi di prestiti. Lo stesso risparmiatore, desideroso di elevati guadagni era fuorviato da una valutazione molto generosa sull’affidabilità dei titoli da parte di agenzie di rating che, in palese conflitto di interesse, avevano assistito le banche cartolarizzanti nel costruire i pacchetti dei titoli. Il sistema con tanti salsicciotti avvelenati”, aveva un problema di inquinamento senza controlli efficaci.
L’affidamento alle agenzie di rating (Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch) per il giudizio di solidità era mal riposto; sono abbondate le triple A, ad indicare un’ottima affidabilità dei titoli, per prodotti che ex post hanno dimostrato a dir poco di non meritarlo. La reputazione delle agenzie di rating è probabilmente la vittima maggiore della crisi; oggi vi è un problema di misura dell’affidabilità. Perché titoli del debito pubblico italiano o anche di tante imprese erano valutati molto meno di pacchetti di titoli con dentro obbligazioni spazzatura? Naturalmente questo pone un problema di come le scelte di acquisto dei risparmiatori vengono guidate nel sistema; più di qualcuno ha sollevato in Europa il tema di come avere la casa madre negli Usa sembra abbia portato le agenzie di rating a scelte benevolmente americanocentriche. Ma in questa fase il problema è più vasto: i risparmiatori non si fidano più dei loro riferimenti precedenti, ma non sanno nemmeno a chi guardare. E’ cresciuta l’incertezza dei mercati e questo ha conseguenze perché accresce le
oscillazioni e fa aumentare il premio al rischio, cioè il supplemento di tasso
di interesse destinato a compensare i maggiori timori. In definitiva il sistema
dei mutui subprime aveva aumentato la distanza fra sottoscrittori e soggetti di fatto finanzianti. Nel caso in cui i debitori per qualche ragione non fossero stati più in grado di pagare le rate dei mutui, le perdite si sarebbero scaricate non sulla banca erogatrice del mutuo né su quella che aveva cartolarizzato i titoli, ma sui, tanti e sconosciuti, detentori finali dei titoli.

Cos’è l’erogazione differita importo del mutuo

L’erogazione differita del mutuo consiste appunto nell’erogazione della somma pattuita al mutuatario ma in una fase successiva a quella dell’atto
notarile.

Questo elemento può rappresentare per chi vende l’immobile un disincentivo a portare avanti la trattativa perché in caso di erogazione differita risulta difficile in genere per l’acquirente convincere l’altro contraente a concludere la cessione dell’immobile senza che si ritrovi contemporaneamente in mano i soldi.

Per questo l’acquirente dovrà fare presente al venditore la suddetta condizione
di erogazione differita del mutuo pianificando le modalità con cui verrà realizzata la trasmissione del denaro già nella proposta d’acquisto e nell’atto preliminare di compravendita. Alcuni Istituti di Credito per risolvere questa problematica concedono al mutuatario l’accesso ad un prefinanziamento.


Questo prefinanziamento viene concesso per un brevissimo arco temporale e per un importo analogo a quello dello stesso mutuo.
Questo comporterà alcune spese a carico del mutuatario ma avrà in cambio la conclusione della compravendita.

Altra soluzione può anche essere quella di concordare con il venditore la stipulazione differita tra il contratto di compravendita e l’atto del mutuo.

L’iter in questione prenderà avvio dalla stipula del contratto di mutuo. Venditore,
Mutuatario, Notaio ed Ente mutuante si incontreranno in banca per firmare
il mutuo.
Il venditore in quanto proprietario dell’immobile firmerà l’atto come concessore
di ipoteca. Di contro ili mutuatario si impegnerà ad accreditare le
somme spettanti al venditore sul conto da quest’ultimo indicato.
Entro 10 giorni, dunque, una volta attuato il consolidamento dell’ ipoteca il contratto potrà venire sottoscritto.

Correzione e canellazione controproducente dal CRIF

La cancellazione sul SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie) di Crif (Centrale Rischi Finanziari) è un processo mediante il quale dalla Centrale Rischi Finanziari vengono cancellate le tracce dei soli finanziamenti regolarmente rimborsabili.




La cancellazione di per sé è controproducente perché quando chiediamo un prestito l’ente finanziatore al quale ci siamo rivolti, analizza la vostra condotta finanziaria tramite Crif. In questo caso la presenza di finanziamenti saldati secondo le tempistiche pattuite indurrebbe l’Istituto di Credito a concedere la somma richiesta.




In definitiva tutti i dati positivi, di natura finanziaria fanno curriculum e incentivano l’ente finanziatore a concedere, per esempio, un mutuo.




Altra cosa è invece la correzione di un dato inesatto. In questo caso basterà rivolgersi all’Istituto di Credito che ha sbagliato ad effettuare la segnalazione oppure rivolgendosi direttamente al SIC.




Si consiglia, prima di richiedere la cancellazione dei dati, di inviare la domanda di accesso ai dati in modo da poter valutare in anticipo quali rapporti di credito verrebbero cancellati inoltrando la richiesta.




Le indicazioni per inviare la domanda di accesso sono reperibili sul sito www.consumatori.crif.com.




In alternativa rivolgersi al numero 051/6458905.




La procedura di cancellazione è assolutamente gratuita.

Esempio di truffa o speculazione immobiliare

Paolo e Chiara hanno deciso di comprarsi una casetta nel sud della California spendendo 400.000 dollari nel 2004. Pensando di rivenderla nel giro di 1 o 2 anni non ritengono opportuno prendere un mutuo ipotecario della durata di 30 anni. Parlano allora a John, il loro agente finanziario che gli offre un mutuo 2/28 con anticipo zero. E’ un tipo di mutuo subprime nel quale vi è un accordo molto vantaggioso per il richiedente nei primi due anni. In genere il tasso d’interesse iniziale se esiste, è basso e fisso per due anni, dopodichè il piano di ammortamento prevede un tasso d’interesse più elevato per i successivi 28 anni (il tasso è agganciato al Libor; London Interbank Offered Rate). In pratica questo mutuo è sostenibile solo per coloro che pensano di rifinanziarsi nel giro dei primi due anni perché successivamente il credito è destinato a salire vertiginosamente. Bill e Susie rimangono sorpresi dal fatto di poter acquisire un bene stimato 400.000 dollari per niente in cambio. Acquistano l’immobile, vivono una vita confortevole e, dopo due anni, decidono di vendere la loro proprietà.



Un’altra coppia, Joe e Cindy, vuole comprare la stessa casa che nel 2006 vale 600.000 dollari; si rivolge sempre a John, l’agente finanziario, e visto che hanno intenzione anche loro di venderla dopo un paio d’anni decidono di stipulare lo stesso tipo di mutuo 2/28 di Bill e Susie.



Ora Joe e Cindy pensano di poter vendere la propria casa dopo due anni a 1 milione di dollari secondo il corrente tasso di rivalutazione. Ma iniziano a sentire voci di un probabile crollo del mercato. Chiedono nell’estate del 2007 una stima dell’immobile e scoprono che vale solo 550.000 dollari. Comprendono allora che non saranno in grado di pagare la cifra in quanto dovrà essere ammortizzata in 28 anni con un tasso più alto.

Confronto convenienza costo mutuo tasso fisso e variabile

Mettendo a confronto il tasso fisso con quello variabile in modo approfondito vengono alla luce alcune differenza che a prima vista non avremmo mai notato.

La tipologia di tasso di interesse incide innanzitutto sui primi anni di vita del mutuo. Un tasso d'interesse basso durante i primi anni di vita del mutuo comporta infatti un vantaggio considerevole alla fine del mutuo stesso. Questo vantaggio è spesso talmente elevato da eliminare del tutto il fastidio della crescita del tasso d'interesse durante gli anni successivi. Ciò significa che il tasso d'interesse variabile risulta comunque vantaggioso rispetto al tasso d'interesse fisso perchè permette un tasso più basso proprio durante il primo periodo di vita del mutuo.

In secondo luogo è necessario prestare attenzione al diverso andamento che il debito possiede a seconda del tasso d'interesse scelto. Se infatti il tasso d'interesse è particolarmente basso il capitale si ridurrà in tempi molto più brevi. Ciò significa anche che l'estinzione anticipata ha costo davvero molto basso quando anche il tasso d'interesse è contenuto. Considerando che il tasso d'interesse variabile, pur essendo instabile, offre sempre costi più contenuti rispetto al tasso d'interesse fisso risulta che il tasso d'interesse variabile può considerarsi in ogni caso più vantaggioso.

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-Mutui Esteri

Prestiti e finanziamenti agevolati per carabinieri polizziotti e finanzieri

Alcune società di prestiti hanno stipulato delle convenzioni con i comandi generali dei carabinieri, dei poliziotti e dei finanzieri in modo da poter offrire loro dei prestiti agevolati. Si tratta di prestiti caratterizzati dal fatto di poter offrire un credito molto elevato in breve tempo. In casi di prestito a tasso variabile è inoltre possibile usufruire del TAEG massimo ovvero di un limite oltre il quale il tasso d'interesse non può crescere.

I carabinieri,finanzieri e polizziotti possono inoltrare la loro richiesta di prestito sia per via telefonica che direttamente on line a queste società di prestiti allegando l'ultima busta paga, il codice fiscale e un documento d'identità. Deve anche essere consegnato un attestato di appartenenza in servizio rilasciato direttamente dalla caserma o dal comando. La richiesta può essere fatta anche da persone appena entrate nel corpo e da persone vicine al pensionamento. Non è richiesta alcuna tipologia di garanzia aggiuntiva.

Entro un'ora è possibile sapere l'esito della risposta e, in caso di risposta affermativa, è anche possibile avere già un preventivo.

I documenti per la stipula del contratto vengono quindi inviati direttamente via mail. I documenti devono essere presentati all'appuntamento per la stipula del contratto durante il quale è possibile ricevere subito un assegno che può arrivare a coprire sino all'80% del credito richiesto.

Il prestito può anche essere assicurato contro il rischio di vita e di impiego in modo che sia possibile tutelare sia la società che eroga il prestito che i familiari del richiedente.

Contratto di mutuo

Nonostante vi sia una sempre maggiore voglia di trasparenza i contratti di mutuo sono contratti lunghi e spesso anche complessi da capire. Fortunatamente i clienti hanno la possibilità di prendere visione del contratto prima del giorno della stipula potendo così leggerlo con assoluta calma. Cerchiamo di vedere quali sono le voci che tutti i contratti di mutuo hanno in comune:

-parti interessate ossia i soggetti coinvolti nel contratto (finanziatore o banca,

-parte mutuataria o cliente, parte datrice di ipoteca, fideussori)

-oggetto ossia l'ammontare del mutuo

-obblighi per i mutuari ossia tutto ciò che i mutuatari sono costretti per legge a fare

-condizioni di rimborso ossia la durata del mutuo e le modalità con cui deve essere rimborsato

-interessi ossia la tipologia di tasso d'interesse e il modo in cui viene calcolato

-durata e importo dell'ipoteca

-spese che i mutuatari sono costretti a sostenere

-condizioni per l'estinzione anticipata

-elezione di domicilio ossia l'indirizzo a cui devono essere inviate tutte le eventuali comunicazioni

-oneri fiscali ossia l'imposta sul mutuo che deve essere pagata

-capitolato ossia l'insieme delle clausole sul mutuo previste da quella banca specifica

-solidarietà indivisibilità degli obblighi

-possibilità da parte della banca di richiedere una garanzia ulteriore in caso di

-perdita di valore della garanzia iniziale

-possibilità di risoluzione del contratto
-cessione del credito ossia procedure di cessione del credito dall'istituto di credito ad un terzo

-erogazione del mutuo ossia la modalità con la quale viene erogato il mutuo

-piano di ammortamento ossia tutte le caratteristiche specifiche del mutuo

Agevolazioni mutuo prima casa per la seconda volta

L'agenzia delle entrate ha reso noto che è possibile godere per la seconda volta delle agevolazioni per la prima casa. La comunicazion è avvenuta prendendo in esame la domanda di un soggetto che aveva acquistato la prima casa precedentemente al matrimonio. Tale abitazione infatti, acquistata a suo tempo, non si rilevava più sufficiente per le esigenze familiari del soggetto e della consorte.

Il caso in esame costituisce quindi uno storico che potrebbe permettere anche ad altri di accedere a tale vantaggio. Tuttavia va considerato che l'appartamento deve risultare realmente inadeguato alle esigenze della nuova situazione familiare e non sarà sufficiente alcun principio di comodità (lontanana da scuole o dal posto di lavoro)
Vedi anche:
Mutuo prima casa
Detrazioni fiscali interessi mutuo
Mutuo al 100% come chiederlo e ottenerlo

Cancellazione e estinzione ipoteca mutuo o generica art 2878

Sebbene apparentemente cancellazione e estinzione di un'ipoteca possono rappresentare la stessa cosa(ovvero di liberare il debitore da ogni impegno di debito) in realtà esiste una differenza pratica fra i due termini.
L'estinzione di un'ipoteca infatti prevede che, anche se priva di ogni valore di credito, nella forma questa però continuerà a figurare, anche se con una presenza puramente apparente, ovvero come se fosse un elemento cronologico.

Per tale motivo nel caso di immobili è bene curarsi di liberare l'immobile stesso di annotazioni di questo tipo, effettuandone la cancellazione una volta estinto il debito.

La cancellazione di ipoteca avviene in più modi, secondo il tipo di Ipoteca.
La cancellazione dell'ipoteca volontaria può essere ottenuta in automatico (se relativa ad un mutuo) che a mezzo di un atto notarile.

Per utilizzare il sistema automatico, Legge Bersani n° 40 del 2 aprile 2007, la banca deve comunicare l'etinzione del mutuo agli uffici di competenza.
Ciò eviterà il coinvolgimento del notaio e le relative spese.
Se invece effettuiamo la cancellazione a mezzo di notaio allora questi stilerà un "atto di assenso alla cancellazione di ipoteca".
Sottoscrivendolo il creditore dichiara di essere favorevole all'annullamento dell'ipoteca.
Le spese sono a carico del debitore.

Se si tratta di ipoteca giudiziale invece oltre alla dichiarazione del creditore occorre completare una procedura presso il Tribunale di zona che disporrà l' "ordine di cancellazione" emesso dal magistrato. Dopo qualche tempo l'ipoteca verrà cancellata.

Approfondisci con:-
Ipoteca legale o giudiziale

Il mutuo ipotecario

Importo e significato dell'iscrizione ipotecaria

Cosa sono il Saldo Liquido, Contabile e Disponibile

Spesso durante la lettura di un estratto conto o della lista movimenti di un conto corrente, di un carta di credito o ricaricabile come la postepay capita di imbatterci nei termini Saldo Liquido, Saldo Contabile e Saldo Disponibile. Queste voci indicano tre differenti stati del nostro saldo.

Il saldo LIQUIDO indica infatti la somma espressa in euro disponibile sul nostro conto o sulla nostra carta su cui verranno calcolati gli interessi.

Il saldo CONTABILE viene invece riferito alle operazioni registrate e si determina invece mettendo in ordine i vari movimenti in base alla data in cui si effettua la contabilizzazione.

Il saldo DISPONIBILE indica invece la somma realmente a disposizione del titolare dello strumento finanziario(conto o carta)e si determina mettendo in ordine i vari movimenti sulla base della data di disponibilità, data che non sempre è immediata.

Volendo porre un esempio pratico proprio ieri ho pagato con la mia postepay il rinnovo di alcuni domini internet (90 euro in tutto). La cifra di partenza sulla mia postepay era di 120 euro e alla fine dell'operazione avevo saldo Contabile 120 euro mentre saldo disponibile 30 euro. Ovviamente, concluse le transazioni il mio saldo contabile e disponibile sono ritornati a combaciare.

Vedi anche:-
Carte prepagate. Come funzionano

Carte di credito con la posta

Carte virtuali

Differenza fra tasso nominale e effettivo

Esistono due diverse tipologie di tasso ossia il tasso nominale e quello effettivo.

Il tasso nominale è un tasso che prende in considerazione solo ed escluisvamente il tasso di interesse.

Il tasso effettivo è un valore che prende in considerazione anche l'eventuale anticipo delle quote interesse annuali. Il tasso effettivo può quindi essere considerato un valore più completo rispetto a quello nominale.

Esiste quindi una differenza tra il tasso nominale e quello effettivo che sarà tanto più ampia quanto più il pagamento è frazionato. Ovviamente l'effetto non è particolarmente rilevante quando si tratta di cifre basse ma diventa sempre più rilevante invece quando si parla di cifre particolarmente elevate.

Il TAEG ossia il Tasso Annuo Effettivo Globale si basa proprio sul tasso effettivo ed è per questo motivo che risulta molto più realistico.

Tan e Taeg

Definizione di Reverse factoring o factoring indiretto

Il factoring indiretto o reverse factoring è un'operazione in cui, a differenza delle normali operazioni di factoring, è dal debitore ceduto che parte la proposta del servizio da fare ai propri fornitori. Il reverse factoring è un'operazione che viene utilizzata soprattutto nelle relazioni con gruppi industriali di grandi dimensioni in modo da creare degli accordi di convenzione con il Factor nella maggior parte dei casi di carattere esclusivo. Anche i debitori di dimensioni medie possono però farne uso.

I vantaggi dell'utilizzo del reverse factoring sono molteplici
- il pagamento ai fornitori può essere razionalizzato in modo da creare delle economie di scala amministrative
- è possibile ottenere un ristorno dei compensi economici che sono stati ottenuti attraverso i rapporti con i fornitori concordabile completamente con il Factor
- il factoring, sia nella forma pro soluto che in quella pro solvendo può essere utilizzato come strumento di negoziazione commerciale che abbia come obiettivo vantaggi economici sul prezzo di acquisto oppure termini di pagamento migliori

Definizione di cos'è il Factoring e contratto di Factoring

Il factoring è una tipologia di negoziazione tra due soggetti che avviene attraverso la stipula di un contratto che impegna un soggetto a cedere i crediti della propria attività imprenditoriale ad un altro soggetto chiamato factor. I crediti impegnati non sono solo quelli attuali ma anche quelli futuri.

Il soggetto che ha ricevuto questi crediti, il factor appunto, si impegna dall'altro lato a fornire una serie di servizi. I servizi possono essere di varia tipologia come ad esempio la contabilizzazione o la gestione, la riscossione dei crediti o la concessione di prestiti. Il contratto di factoring deve quindi essere considerato come lo strumento attraverso cui è possibile da parte del factor offrire questi servizi al suo cliente.

Esistono due diverse modalità di cessione dei crediti
la cessione pro solvendo lascia al cliente il rischio dell'insolvenza
la cessione pro soluto prevede che il rischio dell'insolvenza passi al factor

Definizione di Factoring

Carta di credito virtuale. Come funziona

La carta di credito virtuale è uno strumento che permette di effettuare in tutta sicurezza e in tutta tranquillità i propri pagamenti on line. Si tratta di una vera e propria difesa contro le truffe web perchè permette di utilizzare la propria carta di credito classica senza per questo dover comunicare i suoi dati.

Il numero della propria carta di credito può infatti essere sostituito con un numero provvisorio ad essa collegata. Questo numero provvisorio anche chiamato PAN virtuale è valido solo ed esclusivamente per quello specifico acquisto. Questo significa che se anche quel numero venisse rubato non potrebbe comunque essere più utilizzato.

Si tratta quindi di veri e propri codici usa e getta capaci di creare una barriera di difesa per le nostre carte di credito. Grazie alle carte di credito virtuali gli acquisti sul web non sono mai stati così sicuri.

Importo e durata ideale di un mutuo

Chiedere un mutuo implica considerare, specie per un contesto familiare, la scelta equa del capitale da richiedere nonché la rata periodica da pagare. Cerchiamo di comprenderne meglio le fasi da seguire per ottenere il massimo vantaggio da un mutuo.

Per quanto concerne la richiesta, il mutuo rispetto alle altre tipologie di finanziamento gode di meno interessi e di maggiori detrazioni fiscali (fino ad un sesto rispetto agli altri finanziamenti) Questa opzione risulta più conveniente pur avendo dei costi iniziali abbastanza esosi. Il mutuo consente anche l’estinzione parziale non gravata da costi derivati da penali. E’ consigliabile chiedere una somma maggiore in quanto qualora in seguito dovessimo, per esigenze, contrarre un nuovo prestito pagheremmo di meno. Ma vediamo meglio questo ultimo passaggio con un esempio:

Per pagare l’ acquisto della casa che abbiamo contratto riceviamo dal mutuo una somma di 100.000 euro, rata mensile di 765 euro consideriamo che sia un mutuo quindicennale al tasso di 4,5%. Dopo qualche anno ho necessità di contrarre un nuovo prestito per ovviare a nuove spese chiedendo un prestito quinquennale di 15000 euro al tasso del 9%, pagando 311 euro mensilmente.

Quanto segue ci farà capire che se avessimo chiesto un prestito aumentato di 115000 avrei una spesa mensile minore (879 euro al mese invece di 1.076 euro). Possiamo affermare che tale richiesta è sinonimo di una certa garanzia in quanto dopo aver contratto un mutuo molte agenzie finanziarie sono restie a concedere nuovi prestiti cagionando non pochi problemi .

Per quanto riguarda la somma da richiedere bisogna tenere presente che molti istituti finanziari attuano delle maggiorazioni non indifferenti qualora la richiesta del mutuo superi il del valore immobiliare che va dal 60% al 95% , considerando che il limite massimo resta il 100%. Per ovvie ragioni ( aumento del tasso) non è conveniente rientrare in tali parametri.

Per quanto riguarda invece il parametro minimo da richiedere, bisogna valutare in alcuni casi più un prestito non ipotecario in quanto si avvalgono di spese notarili e altri costi minori rispetto ad un mutuo.

Anche nel valutare la durata più appropriata possiamo optare per il tempo più indicato per le nostre esigenze. In linea di massima abbiamo linee di pensiero a riguardo. Una suggerisce di pagare menob interessi estinguendo tale mutuo nel tempo più corto possibile.

L’altro consiglia di espandere tale mutuo nel lungo tempo al fine di trarne maggiore flessibilità e minore uscite economiche mensilmente. Si possono trarre vantaggi sempre se si protrae la rata in un determinato tempo, in quanto dopo di esso la differenza è così sottile che dilungarlo è soltanto una incombenza in più. Vediamo meglio:

chiedendo sempre 100.000 euro al tasso del 5% per cinque anni pagheremo mensilmente una rata di 1.887 euro, come vedremo se ci fossimo prestati a richiederne una allo stesso tasso per dieci anni ne avremmo pagato 826 euro in meno riportando un notevole guadagno.

La cosa cambia invece quando si protrae di molto tipo per 30 anni e 35 anni la differenza è abbastanza esigua (48 euro) divenendo poco sensibile all’allungamento del tempo.

Il rimborso può essere mensile , trimestrale o semestrale. Ovviamente tale scelta sarà legata alle esigenze del richiedente che può avere necessità di rimborsare la somma solo in determinati periodi (esempio un commerciante) il rimborso semestrale è gravato da costi superiori rispetto a quello mensile questo succede perché gli istituti di credito possono ritirare tali somme in ritardo subendo un minor vantaggio.

APPROFONDISCI CON: Formula per il calcolo dell'interesse composto rata mutuo
Mutuo di liquidità, debiti, ristrutturazione

Formula per il calcolo della rata del leasing. Esempio auto

Nello stipulare un contratto leasing (o locazione finanziaria) si immettono una serie di varianti : tipo di acquisto, sconto avuto dal rivenditore , eventuale anticipo erogato, costi accessori ,Iva che ne determinano l’ammontare della rata leasing che periodicamente bisogna pagare.

Perciò nel calcolare tale rata procederemo tenendo in considerazione una serie di voci che ne determineranno con una certa esattezza il suo preciso valore.
Teniamo presente al fine di capire meglio cos’è un leasing che il bene comprato con tale finanziamento non è di proprietà del richiedente ma poiché la società che ha emesso il leasing paga il rivenditore del bene ne è il proprietario. Colui che ha richiesto il leasing diverrà proprietario di tale bene soltanto alla fine dell’ ultima rata.
Adesso procederemo a comprendere come si calcola la rata leasing.
Innanzi tutto terremo in considerazione alcune voci:
Se ad esempio stipuliamo un leasing per comprare un'auto che possiede un prezzo di listino di 16.000 euro (senza IVA) , ottenendo uno sconto di 1500 euro, paghiamo un anticipo di 3500 euro, con un numero delle rate di 36, e il valore residuo finale al termine dei 36 mesi che è il 40% del prezzo di listino (6400 euro). da questa prima fase allora otterremo:
(16.000-1500-3500-6400) : 36 = 115 euro
Adesso andremo a calcolare gli oneri fiscali che nel caso dell’acquisto di un auto si determinano tenendo in considerazione il capitale finanziato, che consiste nella somma iniziale aggiunto al valore residuo finale per il lease factor (che è un coefficiente ottenuto dividendolo per 2400 il tasso nominale di interesse annuo, su qualsiasi numero di rate.
Se il tasso annuo è il 9% allora per ottenere tale lease factor faremo:
9 : 2400 = 0.00375
In questo modo otterremo gli oneri fiscali da abbinare alla rata, facendo un ultimo passaggio che tiene in considerazione la somma finanziata al netto di sconti e anticipi, otterremo:
(11000+ 6400) × 0.00375 = 65.25 euro
In ultimo ci prodigheremo ad aggiungere l’IVA che è del 20% e corrisponde a 36.05 euro (dato da (115+65.25)×20%
Di seguito non ci rimane che sommare:
115+ 65.25 +36.05 = 216,3 euro

Che rappresenta la rata finale, ovviamente le varie detrazioni si calcolano in base alle variabili introdotte nel leasing (anticipi,sconti, la detrazione dell’IVA) e che di conseguenza diminuiranno tale rata.
C’è da dire che qualora si stipuli un contratto leasing per l’acquisto di immobili o macchinari non si calcola il coefficiente lease factor ma per via dell’ammortamento finanziario classico (alla francese) a rate anticipate costanti, tasso fisso, quote di interessi decrescenti o quote di capitali crescenti.

Approfondisci con la Definizione di leasing

Mutuo fino a 40 anni. Ideale per giovani coppie. Esempio rate e interessi

La recente crisi economica e l'aumento del costo della vita mettono molte persone in condizione di contrarre dei mutui con una durata sempre superiore. Sebbene solitamente un mutuo abbia solitamente una dirata massima di 30 anni non mancano le proposte di mutuo che arrivano anche a 35 e 40 anni di età. Tali proposte di mutuo sono attualemnte preferite da giovani coppie che altrimenti non potrebbero acquistare casa. Infatti è assai improbabile che una banca approvi un mutuo del genere a chi abbià superato i 35-40 anni di età. Tuttavia, sebbene un mutuo a 40 anni offra delle rate da pagare minori e quindi accessibili anche alle famiglie meno ambienti, un finanziamento di questa durata ha degli elevati costi di interesse.

Volendo fare un esempio pratico confrontiamo un mutuo di 100.000 euro a 30 anni con uno di 40 anni ipotizzando tre tassi di interesse (3%, 6% e 12%)

Durata 30 anni rata con interesse al 3% 421,60 euro, rata con interesse al 6% 599,55 euro, rata con interesse al 12% 1.028,61 euro

Durata 40 anni rata con interesse al 3% 357,98 euro, rata con interesse al 6% 550,21 euro, rata con interesse al 12% 1.008,50 euro


Immaginando quindi di ottenere un tasso del 3% appare dunque evidente da due rapidi calcoli come per un mutuo a 30 anni il totale da restituire sarà di euro 151.776,00 mentre per un mutuo a 40 anni sarà di euro 171.830,40.

Ovviamente le cose peggiorano notevolmente se calcoliamo il tutto tenendo in considerazione un tasso del 6% o del 12%.

Costo bollo e compilazione di una cambiale. Come compilare le cambiali

Esempio cambiale
Affinche una cambiale abbia valore occorre che questa sia correttamente bollata e compilata. Per prima cosa vediamo di quanto deve essere il bollo.
Il bollo di una cambiale dipende dalla cifra della cambiale stessa. Questi infatti deve essere de 12 per mille dell'importo specificato e arritondato ai 10 centesimi per difetto se la frazione finale è da 1 a 5 centesimi, per eccesso se la frazione finale è fra 6 e 9 centesimi. In ogni caso il bollo minimo è di 50 centesimi.
Vediamo con un esempio pratico cosa significa ciò. Immaginiamo di contrarre una cambiale per 10.000 euro, il bollo sarà: 10.420/1000*12, quindi di 125,04 euro che per effetto dell'arrotondamento di 10 centesimi sopra descritto diventa 125,00 euro.

I dati da inserire in una cambiale sono:
1) Data e luogo di emissione della cambiale;
2) L'importo scritto in cifre;
3) La data di scadenza;
4) Ordine di pagamento (pagherò se e un vaglia cambiario , pagherete se è una tratta);
5) Beneficiario della somma dovuta(può essere una persona o una società);
6) Importo scritto in lettere;
7) Il luogo dove il debito sarà saldato (può essere il domicilio del debitore o la banca);
8) I dati del debitore;
9) La firma;

Approfondisci con: Cosa è una cambiale

Cambiali e prestiti cambializzati

Protesto cambiale non pagata. Cambiali non pagate cosa succede. Conseguenze

Nel caso in cui non si dovesse pagare una o più cambiali ecco cosa accade:-
Per prima cosa il possessore della cambiale dovrà dimostrare il rifiuto da parte del debitore di pagare la cambiale.
Per fare ciò dovrà consegnare la cambiale ad un pubblico ufficiale che certificherà il rifiuto del debitore di pagare il dovuto. Nel caso in cui si tratti di una società il protesto riguarderà solo la società e non i singoli soci. Una società di fatto viene considerata come una persone giuridica e come tale può essere protestata.

I protesti vengono iscritti dalla Camera di Commercio nel Bollettino dei protesti cambiari.
Oltre alle spese di protesto sono a carico del debitore gli interessi legali sul debito contratto.
Per essere cancellato da tale elenco il protestato, dopo aver risolto il suo adempimento economico, dovrà presentare richiesta alla Camera di Commercio, allegando a tale richiesta la ricevuta dell'avvenuto pagamento.

Non pagare una cambiale non comporta l'iscrizione al CRIF.
Dopo le fasi del protesto il creditore potrà avviare le fasi per il recupero del credito. La natura della cambiale consente infatti al creditore di operare un recupero forzato a mezzo delle varie autorità.

Approfondisci leggendo: Come funzionano le cambiali

Fondo di solidarietà SOSPENSIONE MUTUO prima casa 2010 2011

Anche se in ritardo con il resto d'Europa arriva anche in Italia il fondo di solidarietà per il mutuo della prima casa. Tale provvedimento è un allargamento della Moratoria sui mutui permettendo di fatto la sospensione del mutuo per 18 mesi.

Al fine di accedere ai fondi di solidarietà preposti l'utente deve presentare un'apposita documentazione volta a dimostrare le sue ragioni per le quali ha delle difficoltà economica. Occorrerà inotre presentare titolo di proprietà dell'immobile e dell'intestazione del mutuo.

Per accedere ai fondi inoltre il mutuo originariamente contratto non deve avere un importo superiore ai 250.000 euro e la situazione Isee dell'intera famiglia non deve superare i 30.000 euro.

La sospensione non può avere luogo se è già stato eseguita notifica dell'atto di pignoramento e se sono in corso altri interventi di sospensione private con la banca stesso.

Per quanto riguarda gli interessi questi vengono rimborsati dal fondo per la durata della sospensione.

La domanda di accesso ai fondi deve essere presentata presso la filiale in cui abbiamo aperto il mutuo e rappresenta un successo di molte associazioni dei consumatori che si sono battute per ottenere tale risultato.

Scarica il Modulo di richiesta sospensione mutuo

Formula calcolo dell'interesse composto rata del mutuo

Esiste a livello di contabilità bancaria una formula riguardante il calcolo del saggio d’ interesse annuale applicabile al piano di ammortamento in riferimento alla cadenza del pagamento delle rate quando questa ultima risulta inferiore all’anno, che si discosta da un’altra formula finanziaria adottata da altri enti. Tale calcolo finanziario risulta , in termini di vantaggio ed equità , una migliore scelta contabile in quanto coloro che hanno contratto il debito pagheranno di meno. La comparazione riportata qui di seguito ci illustrerà le due formule adottate al fine di comprendere meglio quanto detto pocanzi.
Partiremo dalla formula del montante ovvero: M= C (1+i)t 

Questa formula (M) darà origine ad un capitale derivato da un precedente investimento (C) al quale si applicherà un tasso d’interesse composto (I) in rapporto sempre ad un determinato periodo di tempo (t)
Sappiamo benissimo che le Banche in genere quando chiediamo un prestito applicano un tasso di interesse facciamo finta che sia del 3% annuale applicandolo in base alle cadenze rateali. Ovvero considerando ad esempio il pagamento in rate mensili l’ interesse annuo (3%) verrà diviso per i 12 (mesi).

Ciò che ricaveremo è :
che è uguale a  0,0025.

Applicando il saggio alla formula dell'interesse composto otteniamo per una unità di capitale  il montante:  
 M= C (1+i)t == >  M = (1+0,0025)12 == >  1,030415957

ovvero un interesse annuo dello 0,030415957 che è superiore del 3% .
Nell’applicare invece la seconda formula finanziaria su un tasso del 3% annuo su base mensile, viene applicato un calcolo di conversione del tasso annuo in tasso mensile.



perciò il tasso del 3% su base annua sarà uguale al tasso su base mensile:





In ultimo possiamo riscontrare che applicando il saggio alla formula dell'interesse composto otterremo per una unità di capitale il montante di  

M= C (1+i)t == > M = (1+0,00246627) 12 == > 1,030000003

Ricavando  un tasso d’ interesse annuo dello 0,030000003  il quale si avvicina molto di più al 3%.

Con tali tassi di interesse ricavati dalle formule finora prese in considerazione possiamo ricavare la rata di ammortamento adottando il metodo francese.


Ecco come la quota interessi di ciascuna rata viene calcolata :

Calcolo prassi bancaria


   Calcolo  finanziario





In ultima istanza partendo da tre tassi presi in considerazione confrontiamo i risultati ottenuti al fine di renderci meglio conto della notevole differenza ricavata.
100.000 euro x 20 anni
------------------------3%--------6%-------9%
Banche, Finanziarie----555-------716------900
Calcolo finanziario----553-------707------877
Differenza rata mensile-2---------9-------33

Approfondisci con:
-Importo e durata di un mutuo
-Calcolo rata mutuo Inpdap 
-Prestiti partecipativi

Tre offerte di mutui più convenienti del momento. Scegliere il mutuo più conveniente

L’acquisto di una casa da parte di una famiglia è vissuto con una certa angustia, in quanto nello stipulare un mutuo si rimane titubanti di fronte alla scelta di un tasso fisso sul mutuo oppure un tasso variabile. Effettivamente confrontando i tassi con il resto dei paesi Europei il tasso fisso in Italia è uno dei più cari. Viene a compensare il fatto che analizzando il tasso variabile e confrontandolo sempre con il resto dell’Europa le famiglie italiane pagano di meno. È facile pensare che un acquisto si basi su questa tipologia di tassazione variabile. Vediamo insieme adesso quali siano secondo la classifica di Ciack! prestiti e mutui che ci dice da dati analizzati quali siano mutui migliori. Il primo che si aggiudica tale positivo riconoscimento è Mutuo Arancio di Ing Direct. Che offre un conveniente mutuo esente da spese istruttorie. Tale mutuo è rivolto ai privati che sono propensi ad acquistare la prima o seconda casa, consentito anche effettuare tale mutuo per ristrutturare la propria casa. Vediamo quali siano le condizioni, l’importo erogato può giungere fino all’ 80% del valore della casa. La cifra finanziabile va da 50mila euro ad un milione di euro massimo. Il secondo mutuo più conveniente risulta il Mutuo Ipotecario Privati di Webank.

Tale mutuo è valorizzato dal fatto che il tasso variabile è sempre aggiornato dall’indice dell’ Euribor (è il tasso medio rapportato alle transazioni finanziarie in euro attuate dalle banche Europee) che mediante una giornaliera rilevazione fornisce le dinamiche del mercato, rendendo tale tasso conveniente. Anche questo tasso copre l’80% del valore dell’immobile ma con una durata che va da 5 a 30 anni. Per ultimo abbiamo il Mutuo a tasso variabile di Unicredit. Si rivolge a coloro che acquistano prima o seconda casa, con rateizzazione che va da 5 a 40 anni presentando anche una flessibilità che consente di variare il tasso in rapporto con il mercato. Colui che sottoscrive tale mutuo può usufruire anche della surrogazione (operazione bancaria riferita ai mutui che consente di spostare tale mutuo da una banca all’altra) senza spese notarili .

Come chiedere la moratoria sui mutui in caso di crisi. Manovre anticrisi

Il governo a messo a punto una serie di decreti anticrisi (legge 185/2008 modificata legge 2/2009) per ovviare ovviamente all’ aumento dei licenziamenti. Bisogna constatare che le varie misure, ad esempio il tetto al 4% sui mutui (è uno sconto sulle rate a mutui prima casa a tasso variabile), ha destato non poche perplessità in quanto coloro che hanno sottoscritto con tasso superiore al 4% ovviamente non usufruiranno di tale vantaggio. Si evince dai vari dati emersi che in poche sono le famiglie che hanno beneficiato di tale decreto. Un aiuto concreto ci viene dato dall’ ABI (Associazione Bancaria Italiana) che con le associazioni dei consumatori dà la possibilità a chi ha perso il lavoro o si trovasse in uno stato in cui non può versare alcunché per pagare la rata del mutuo,di usufruire di una sospensione del pagamento della rata per un massimo di 12 mesi . Dalle varie statistiche bancarie emerge che le famiglie in netta difficoltà economica che potranno usufruire di tale sospensione saranno 130 - 140 mila.

Ma chi potrà usufruire di tale vantaggio? La domanda può essere presentata in autocertificazione depositata alla banca, ma bisogna presentare determinate caratteristiche affinché si possa usufruire di tale sospensione. Dimostrando eventualmente di essere disoccupati presentando tra l’altro la lettera di licenziamento. Oppure in caso di morte del contrattante i familiari o eredi presenteranno la certificazione di morte. Possono richiederla anche coloro che si trovassero in cassa integrazione (ordinaria o straordinaria). Due sono i pali imposti alla sospensione del mutuo: un mutuo massimo di 150 mila euro e un reddito annuo inferiore a 40 mila euro. Anche per quanto riguarda le rate scadute vi è la possibilità di usufruire della sospensione a patto che questo ritardo nel pagamento non sia superiore per un tempo prestabilito di 180 giorni. Dopo i dodici mesi previsti di sospensione il mutuante ricomincerà a pagare, su questo ultimo passaggio ancora assisteremo ad ulteriori modifiche, poiché ancora non è stato chiarito quali saranno effettivamente il trend del ricalcalo di tali rate, suscitando un po’ di preoccupazione. Saremo osservatori comunque di modifiche di miglioramento di tale moratoria nei prossimi mesi. D'altronde già alcune Banche stanno procedendo su questa direzione (Intesa San Paolo, Montepaschi) .

Come funziona il recupero crediti

Per recupero credito intendiamo quella attività messa in essere per la riscossione di una determinata somma contratta precedentemente dal debitore. Ovviamente la Banca o agenzia finanziaria che ha concesso il prestito cerca di recuperare il dovuto attuando una ragionevole pressione di sollecito (telefonando, inviando fax) posticipando il ricorso per via legale. A questo punto non avendo ottenuto ancora niente è costretta a cedere il credo ad una agenzia di recupero crediti (fase denominata: stragiudiziale). Tale agenzia di riscossione tenterà anch’ essa per via telefonica o inviando dei loro rappresentanti a modificare il comportamento del debitore saldando quanto dovuto. Ultimo tentativo a cui ricorrerà l’agenzia di riscossione si chiama più comunemente “messa in mora”, ovvero una lettera dentro la quale si invia un ultimatum affinché il debitore se non vuole far si che si inizi un procedimento giudiziario nei suoi confronti a elargire la somma dovuta. Essa rappresenta una diffida come espressa tra l'altro nell’articolo 1219 e ss.c.c. che implica a tale insolvenza anche il pagamento di tutte le spese processuali nei confronti del debitore. C’è comunque da evidenziare il fatto che nel momento in cui si tratti di un debitore nullatenente l’agenzia non avvierà alcuna fase legale. Ovviamente perché il debitore non avendo beni non potrà essere pignorato e nemmeno pagare tali spese processuali. Dunque il tutto risulterà superfluo e dispendioso.

Quanti debiti può avere una persona

Piccolo prestito personale fra 2750 e 30000 euro con DUTTILO di Agos

Agos Ducato: Duttilio la nuova frontiera dei prestiti flessibili

Dalla decennale esperienza della prestigiosa Agenzia di credito Agos - Ducato nasce Duttilio. Il nuovo prestito personale che si adatta alle esigenze poiché modificabile in ogni momento senza costi aggiuntivi il tutto con estrema facilità di richiesta.

I vantaggi di cui si può usufruire sono svariati:

1. il finanziamento elargito si aggira dai 2.750,00 ai 30.000,00 euro a tasso (TAN) fisso.
2. Per quanto concerne la durata effettiva di tale rimborso con estremo arbitrio può essere scelta in base alle proprie necessità da 12 a 120 mesi.
3. Il tasso (TAN) parte da 9%

Per conseguire ed iniziare la procedura di finanziamento Duttilio necessita soltanto di alcune documentazioni :

1. carta di identità
2. codice fiscale
3. una documentazione inerente il reddito effettivo del richiedente

La flessibilità di Duttilio consente una certa flessibilità di mercato tale da risolvere ogni problema del cliente.

1. le varie circostanze della vita giornaliera possono indurre a non disporre o disporre di danaro immediato. Duttilio ci permette con estrema velocità di modificare la rata di rimborso aumentando o diminuendo tale spettanza. Alcune sono le premesse per effettuare al meglio tale operazione: la richiesta di modifica deve essere inoltrata almeno 40 giorni prima della scadenza della rata di rimborso.

Tra una richiesta e l altra deve almeno trascorrere sei mesi.

In tutto il ciclo finanziario si possono richidere non più di tre modifiche effettive.

2. Duttilio fornisce la possibilità di rimandare il pagamento di una rata presentando una richiesta di differimento almeno 15 giorni prima della scadenza della rata di rimborso. Anche in questo caso non si possono effettuare più di tre differimenti nell’arco di tutto il finanziamento.
3. In ogni caso Dutilio ci consente di ultimare anticipatamente la pratica finanziaria in ogni momento senza pagare alcuna penale.

Dopo non più di 48 ore dalla presentazione della documentazione richiesta nonché della verifica effettuata Duttilio si prodigherà a ad elargire la somma richiesta accreditando tale finanziamento sul conto corrente del richiedente.

Tutte queste operazioni di modifica non includono alcun costo aggiuntivo né altre richieste di documentazione. Per ulteriori delucidazioni si può comunque contattare Duttilio tramite numero verde al 800.12.90..10

Come si calcola la rata massima di un mutuo o prestito

In genere il procedimento è omologato per tutte le agenzie di credito:

1) Nella prima fase di tale procedimento si desume l ‘ammontare di ogni singola rata in riferimento alla somma massima che il cliente può elargire ( di solito viene presa in considerazione la quinta parte del suo ricavato lavorativo). Bisogna comunque tener presente che il richiedente a suo piacimento può scegliere la cifra da pagare per ogni singola rata, anche se ciò indurrà a posticipare il tempo di rimborso di tale prestito.

2) Nello stabilire quanto prolungare il finanziamento nel tempo subentrano una serie di varianti che influenzano tale procedura. Una è rappresentata dalla fiducia che l Agenzia con molta cautela attribuirà. Tale fiducia tenderà ad essere maggiore o minore in base alla professione e stabilità economica del cliente (il tasso di fiducia sarà maggiore se il richiedente del finanziamento sarà un dipendente pubblico a tempo indeterminato rispetta ad uno richiedente che lavora nel privato).

L’ altra variante è espressa dal verificare da quanto tempo si svolge quel determinato lavoro. Tale verifica consente alla Agenzia di credito una maggiore tutela poiché riduce il rischio di non riscossione delle rate per cause da imputare alla fine della attività lavorativa del richiedente.

In genere viene usata per stabilire con una certa facilità la durata massima di tale finanziamento dei parametri espressi in una tabella di riferimento.

3) nel conteggio finale si rappresenta la massima somma finanziabile calcolando con una moltiplicazione i ratei rappresentati dai mesi considerati in precedenza (come espresso nel secondo punto) per la misura massima del valore di ogni rata prestabilita (come espresso nel primo punto).

Bisogna tenere in considerazione che l’ Ente preposto ad erogare il finanziamento effettuerà una successiva verifica di tutela. Verrà accuratamente accertato che tra il finanziamento prestabilito e il TFR(accumulato nel tempo dal cliente) risulti inferiore ad 1/3 . Qualora non lo fosse l Agenzia creditizia si prodigherà ad abbassare tale somma finanziabile, al fine di riportare i valori soglia nella media prestabilita.. Si ricaverà così il finanziamento al lordo, dal quale si procederà a detrarre dal valore preso in considerazione gli eventuali :interessi, eventuali commissioni, pratica istruttoria, assicurative ed altre voci specifiche.

Dopo tale calcolo sottrattivi si ricaverà il finanziamento netto: ovvero la somma che il richiedente potrà disporre.

Approfondisci con:
-Importo e durata di un mutuo
-Esempiorata mutuo Inpdap

Piccoli prestiti ricaricabili con AGOS ducato Conto PIM

Agos, società fra quelle leader nel mercato dei prestiti e finanziamenti, ha lanciato il suo prestito ricaricabile. Contopim permette infatti di avere un credito di 3100 euro e di risarcire l'importo a rate. Le rate rimborsate andranno a ricostituire la nostra riserva di denaro, che così sarà subito utilizzabile per altre spese e allo stesso tempo inesauribile.

Il prestito può essere richiesto online e se approvato riceveremo entro 48 ore un assegno o un bonifico bancario.

L'offerta risulta particolarmente conveniente anche perchè gli interessi vengono applicati solo sulla cifra utilizzata e non sull'intero importo di 3100 euro messi a disposizione.

Cosa fare se non riesci a pagare le rate del mutuo

Nel caso in cui non riuscissimo a pagare una rata del mutuo allora è il caso di rifelttere su cosa fare e sulle cause che non ci hanno permesso di eseguire il pagamento di un ao più rate. Se il problema è realativo al pagamento di una sola rata allora non è un grosso problema. Infatti sarà sufficiente chiedere un appuntamento presso la filiale della società erogatrice del mutuo e comunicare la cosa. In tale caso l'unica cosa negativa è la segnalazione presso il crif dei nostri dati.

In caso di ridotta capacità di pagamento invece potremo chiedere di rivedere le opzioni di rimborso del mutuo (rinegoziazione).
Se l'impossibilità a eseguire il pagamento invece non è ne temporanea e ne ridotta allora conviene comunicare la cosa alla banca e mettere privatamente in vendita l'immobile. Al fine di certificare la cosa conviene allegare alla documentazione della comunicazione la presa in carico di vendita dell'appartamento da parte dell'agenzia immobiliare. Se invece siamo già in contatto con degli acquirenti potremo allegare il compromesso di vendita.

Carta di credito barclays anche per chi non ha una busta paga

La carta di credito barclays si distingue dalle altre carte di credito perchè può essere richiesta anche da chi non ha una busta paga. Questa infatti può essere richiesta anche da casalinghe o studenti a condizione che abbiano un garante. Il modulo di richiesta online infatti chiede di specificare il reddito lordo della famiglia e non del solo richiedente. Nel dettaglio la carta ha un fido minimo di 500 euro e l'importo minimo delle rate di rimborso è di 50 euro.
Tuttavia occorre tenere presente che è sufficiente l'iscrizione di un solo componente della famiglia presso il crif affinchè la richiesta venga respinta. Accettata in tutto il mondo e funzionante sul circuito VISA comprende due tipologie: Gold e Classic.
La Gold a differenza della Classic ha delle spese di gestione annue ma consente di godere di polizze assicurative sui nostri acquisti per 60 giorni per merce fra i 75 e i 2.000 euro e in caso in cui effettuiamo acquisti per i quali scopriamo poi di avere pagato un prezzo maggiore rispetto a quello di altri negozi aderenti all'iniziativa. Il costo di gestione della Gold (30 euro il primo anno e 40 euro dal secondo) si azzera se effettuiamo acquisti con al carta per almeno 2.000 euro

CArte di credito o pagamento usa e getta

Le carte di credito o pagamento usa e getta sono delle carte che hanno le stesse funzionalità di una carta di credito normale con la differenza che il credito viene scalato da una cifra prepagata. Molto simili dunque alle carte ricaricabili come quelle delle poste permettono di eseguire acquisti anche on-line in tutta sicurezza.
Diffuse negli Stati Uniti d'America queste non richiedono alcuna intestazione e una volta esaurito il credito contenuto in esse possono essere tranquillamente buttate.

CArte di credito revolving per cattivi pagatori e protestati

Sebbene sia difficile per chi è stato iscritto nella lista del crif come cattivo pagatore ottenere una carta di credito o un prestito questi non è del tutto impossibile. Online sono infatti molti i siti che ci indicano come fare per ottenere un prestito anche nel caso in cui siamo stati protestati. Una valida alternatva al prestito sono le carte di credito revolving con le quali potremo fare acquisti e pagarli a rate. Tuttavia diversamente dalla procedura classica nel caso di cattivi pagatori si applica una piccola variante al momento in cui si emette la carta. I cattivi pagatori infatti dovranno avere un lavoro come dipendenti e associare la carta revolving alla cessione del quinto dello stipendio. I cattivi pagatori infatti non godono delle garanzie classiche delle altre persone e come tale l'istituto che la emette preferisce rifarsi anticipatamente sullo stipendio della persona in oggetto anzichè fidarsi di questa.

Carta di credito Cobranded

Le carte di credito cobranded sono per loro natura simili alle carte revolving.
Come tali permettono di effettuare acquisti e sono legate ad un marchio di prestigio. L'utente che le usa avrà a disposizione una serie di vantaggi dovuti ad accordi fra il marchio che le sostiene e l'istituto bancario che la emette. Come le carte revolving permettono di fare acquisti e di pagarli a rate e a queste possono essere associate promozioni come accumulo punti, sconti, promozioni sui prodotti e servizi e altre cose del tipo.

Carte di credito con la posta. Bancoposta oro classica e più

Le poste italiane hanno diverse offerte di carte di credito legate ai prodotti bancoposta. Qui l'elenco completo con le principali caratteristiche:
-Bancoposta più presenta un canone annuo di 30,99 euro che si azzera se il totale degli acquisti è pari o superiore a 4800 euro, il fido assegnato al cliente va invece da 1.600 euro a 3.600 euro. Il tan è dello 0% mentre pagheremo una commissione 0,50 € al mese ogni 100 € rateizzati (pari ad un TAEG max di 11,72%). La commissione per anticipo contanti è del 4% della cifra prelevata.
-Bancoposta classica :
Canone annuo di 23,24 euro
Quota annuale aggiuntiva pari a 15,49 euro
Fido iniziale di 800 euro
Operazioni di anticipo contanti su sportelli automatici ATM pari al 4% dell'importo prelevato. TAssi di interesse applicato : TAN del 13,92 e TAEG del 16,66
-Bancoposta Oro ci permette di avere un credito mensile di 5.200 euro ed è richiedibile solo da chi ha un reddito di 26.000 euro netti. Il canone annuo è di 46,48 euro mentre la quota annuale carta aggiuntiva è di 25,82 euro
Anche in questo caso avremo una commissione del 4% sui prelievi fatti con la carta. Tassi di interessi:TAN del 13,92 e del TAEG 15,12

Come funzionano gli Incubatori di Impresa con le agevolazioni pubbliche

Gli incubatori di impresa sono una serie di agevolazioni che hanno il fine di promuovere lo sviluppo del lavoro in alcune aree.

I fondi in oggetto possono essere spesi per cose tipo centralino, segreteria telefonica, posteggi, vigilanza, climatizzazione, impianto antincendio, sale meeting oltre che per servizi di consulenza nelle varie aree di gestione.

La fase di incubazione dell'impresa non può durare sopra i 36 mesi (3 anni) ed è rivolta solo a aziende che operano nel settore della produzione e commercializzazione di beni e nella fornitura di servizi.

Fondi Strutturali Europei. Contributi Fondo Sociale Europeo

I fondi strutturali europei sono dei fondi istituiti a livello europeo che hanno il fine di promuovere le iniziative che mirano al raggiungimento di un equilibrio fra le varie nazioni del continente.

I fondi strutturali mirano a:

Accelerare il processo di convergenza delle zone meno sviluppate

Promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo di mercati del lavoro anche nelle regioni non oggetto dell’obiettivo “convergenza”

Migliorare la cooperazione per lo sviluppo urbano, rurale e costiero, lo sviluppo delle relazioni economiche e la messa in azione delle piccole e delle medie imprese.

Cos'è FSE acronimo di Fondo Sociale Europeo

Il Fondo Sociale Europeo, siglato con FSE è stato istituito nel 1957 e ha lo scopo di promuovere e incentivare il lavoro e la crescita occupazionale, specie nelle nuove attività. Ad oggi questi risulta in prima linea nella promozione di lavori legati all'informatica e le nuove tecnologie.

Altri punti specifici del Fondo Sociale Europeo sono l'istruzione e la formazione dei lavoratori nonchè l'abolimento delle discriminazioni raziali.

Micro prestiti per i nuovi imprenditori e disoccupati

L'Unione Europea, a mezzo di Progress Microfinance Facility (PMF), per permettere ai disoccupati e ai piccoli imprenditori in difficoltà per via della crisi economica che ci ha investito di recente, ha varato una serie di provvedimenti per chi vuole mettersi in proprio. Il provvedimento si concretizza con l'emissione di 45.000 finanziamenti da 25.000 euro cadauno con un periodo di rimborso di 8 anni.
L'iniziativa riguarda anche i piccoli imprenditori in crisi o che vogliono espandere il proprio giro di affari per affrontare meglio la crisi. Per accedere alle forme di microprestito sarà sufficiente contattare il proprio istituto di credito e fare riferimento al progetto PMF e detto semplicemente Facility.

Definizione di cambiale. Cos'è e come funzionano le cambiali

Le cambiali sono dei titoli di credito. Esistono due tipi di cambiali: pagherò cambiario e la cambiale tratta da 2 persone. Entrambi i tipi sono basati sulla fiducia ma solo la seconda richiede un garante.

La cambiale è un titolo di credito che può essere girato tramite firma di girata e ha valore esecutivo alla scadenza. Il rapporto di credito è astratto visto che non richiede alcuna specificazione sulla finalizzazione del prestito ed è formale perchè ha valore secondo normativa stabilita dalla legge (un regolamento specifico insomma).

La cambiale è compilata su moduli prestampati, che acquisiscono valore legale con l’assolvimento dell’obbligo di bollatura della medesima.

Funzionamento in sintesi di una cambiale
Il funzionamento base di una cambiale è molto semplice: Chi presta il denaro, una volta avute le cambiali firmate, le porta in banca che le deposita sul suo conto. Circa 20 giorni prima della scadenza arriva per posta al debitore un cedolino di pagamento della medesima. Le date di scadenza delle singole cambiali vengono decise e concordate da entrambe le parti.

Vedi anche Mancato pagamento di una cambiale.

Prestiti veloci con le poste. Prontissimo Bancoposta

Per chi cerca un prestito veloce e dagli importi non elevatissimi è disponibile l'offerta Prontissimo di Bancoposta.

Il prestito non richiede alcun conto corrente presso le poste italiane e l'esito della richiesta è pressochè istantaneo.
Con protissimo potremo chiedere da 1.500 euro a 10.000 euro e rimborsarli con bollettini postali in un arco di tempo che va da 24 a 72 mesi.
Non è prevista inoltre alcuna spesa o penale per l'estinzione anticipata.
TAN e TAEG sono rispettivamente del 12,50% e del 13,25%.

Le richieste vengono valutate da Compass SPA.

Prestito per pensionati con le poste INPS e INPDA. Quinto bancoposta

I pensionati INPS e INPDAP potranno richiedere un prestito alle poste anche senza avere presso di loro un conto corrente.
Il prestito viene rimborsato in rate pari a un quinto delle pensione.

Inoltre può essere richiesto anche da chi ha dei finanziamenti in corso con altri istituti di credito.
Il finanizamento richiede una polizza vita obbligatoria e non ha ne spese di istruttoria e ne per l'estinzione anticipata.

Sia l'importo del finanziamento che della rata dipendono ovviamente dall'importo percepito come pensione.

Mutuo di liquidità con le Poste Italiane

Con il mutuo di liquidità si ottengono soldi dalle poste scrivendo un'ipoteca di primo grado su un immobile di proprietà e senza ulteriori mutui.

L'importo richiestò non può essere superiore al 55% dell'immobile e la durata del mutuo va da 5 a 20 anni. Interessanti anche le commissioni di estinzione o riduzione anticipata che sono solo dell'1%.

Promozionalmente le spese di istruttoria e valutazione sono gratuite.
Per la modalità di rimborso possiamo scegliere la formula a tasso fisso o variabile di Bancoposta

Mutuo acquisto casa tasso fisso o variabile Bancoposta Poste Italiane

Fra le varie offerte di prestiti e mutui offerti dalle Poste Italiane prenderemo ora in esame il Mutuo a tasso fisso e a tasso variabile.
Entrambe le offerte hanno durata da 5 a 30 anni e possono finanziare al massimo l'80% dell'importo.

Il Mutuo a tasso fisso tiene conto del parametro IRS per il calcolo degli interessi. Qui potremo trovare degli esempi di mutuo con durata diversa
Le rate mensile sono riferite per ogni 1000 euro di mutuo.

5 anni IRS 5 anni Spread 1,35% Tasso 3,418% Rata mensile 18,16 euro
10 anni IRS 10 anni Spread 1,35% Tasso 4,248% Rata mensile 10,24 euro
15 anni IRS 15 anni Spread 1,35% Tasso 4,618% Rata mensile 7,71 euro
20 anni IRS 20 anni Spread 1,35% Tasso 4,723% Rata mensile 6,45 euro
25 anni IRS 25 anni Spread 1,35% Tasso 4,680% Rata mensile 5,66 euro
30 anni IRS 30 anni Spread 1,35% Tasso 4,581% Rata mensile 5,12 euro

Con il Mutuo a Tasso variabile invece nel calcolo delle rate viene considerato L'euribor e le rate vengono aggiornate in funzine di questo il primo gennaio, il primo aprile, il primo luglio e il primo di ottobre di ogni anno.

Esempio mutuo a tasso variabile con rata per ogni 1000 euro di mutuo:

5 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% Tasso 2,117% Rata 17,58 euro
10 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% Tasso 2,117% Rata 9,25 euro
15 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% TAsso 2,117% Rata 6,49 euro
20 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% Tasso 2,117% RAta 5,11 euro
25 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% Tasso 2,117% Rata 4,30 euro
30 anni Euribor 3 mesi 360 Spread 1,35% Tasso 2,117% Rata 3,75 euro

Questi tassi sono riferiti a luglio 2010

Mutuo variabile con CAP o CAPPED rate. Cos'è

I mutui a tasso variabile sono senza dubbio la scelta ideale nei periodi in cui i mutui a tasso fisso possiedono un tasso d'interesse particolarmente elevato. Per tutelarsi però dai possibili cambiamenti del mercato finanziario e quindi dalle impennate a cui il tasso d'interesse può essere soggetto è consigliabile usufruire del tasso cap. Il tasso cap o capped rate può essere infatti considerato come una sorta di assicurazione che tutela contro questi inconvenienti.

I mutui a tasso CAP sono caratterizzati dal fatto di avere un tasso d'interesse leggermente più alto rispetto alle altre tipologie di mutui a tasso variabile. Si tratta solitamente di un prezzo maggiorato di circa lo 0,50% o lo 0,70%. Ciò è dovuto al fatto che è la banca a pagare tutti i costi di assicurazione.

Il tasso CAP garantisce a fronte di questo piccolo pagamento aggiuntivo un limite massimo oltre il quale il tasso d'interesse non può salire, nell'ordine di due o al massimo tre punti percentuali. In questo modo è possibile sapere sin dalla stipula del contratto la rata massima in cui si potrebbe incorrere.

Leggi anche:
Il price CAP

Prestiti fra persone con il social lending italiano

Lanciato da zoppa il social lending prende finalmente forma anche in Italia. Il proggetto italiano si chiama prestiamoci.it e permette di effettuare prestiti fra privati.

Sul portale italiano potremo chiedere finanziamenti personali come imprenditoriali. I costi del servizio sono di 25 euro per i prestatori e 50 per chi si presta denaro più una commissione dell'1,2% per il richiedente e del 0.8% per il prestatore.

I finanziamenti possono avere durata da 12 a 36 mesi. Le quote dei finanziamenti vanno da 1.500 euro a 25.000 euro.

Il taeg medio dei prestiti erogati è del 8,84%

Leggi anche:

Come funziona il social lending
Il mutuo nel social lending
Lo Scorecard nel social lending

Prestiti cambializzati a protestati cattivi pagatori con cambiali

Il prestito cambializzato è un prestito non finalizzato il cui rimborso avviene a mezzo di cambiale. Per accedere a questa forma di prestito occorre avere un'assicurazione sulla vita attiva da almeno 3 anni, regolarmente pagata e con il capitale riscattabile oppure mettendo a garanzia il proprio TFR.

La durata di tali prestiti va da 36 a 120 mesi e l'importo erogabile massimo corrisponde al valore riscattabile della polizza o al TFR maturato dal lavoratore.

I principali vantaggi di tal eprestito sono:
* Firma singola
* Esonero controlli su sistemi informativi tipo CRIF
* Possibilità di estinzione anticipata

Essendo quindi esente da controlli inforamtivi tale prestito può essere ottenuto anche dai cattivi pagatori protestati.

Chiedere un Mutuo casa al 100% del valore dell'imobile. 100 per cento

Sebbene un mutuo fondiario (quello destinato e erogatoper l'erogazione di un'abitazione ad esempio) non possa per legge coprire più dell'80% in presenza di condizioni standard moltissime banche offrono dei mutui al 100% (100 per cento).

Tali mutui richiedono la stipula di un apolizza fidejussoria che copre la parte eccedente il limite fissato dalla stessa Banca d'Italia.

In assenza di tale polizza sarà impossibile procedere all'erogazione del mutuo. con tale polizza assicurativa l acompagnia risarcisce il 20% all'istituto erogante in caso di insolvenza del cliente mentre l'immoile farà da garanzia al' restante 80%.
Tali polizze incidono sui costi per l’erogazione del mutuo per circa lo 0,2 della cifra assicurata. Sia questa % che i costi addizionali sono a carico del mutuatario.

Alcune banche valutano poi fondamentale il doppio reddito in famiglia.

Calo richieste prestiti o approvazioni?

Recentemente abbiamo assistito ad un calo del numero di prestiti erogati. Sebbene ciò possa sembrare positivo sorge spontaneo porgersi al domanda se a calare siano state il numero di domande di prestito o solo il numero di prestiti approvati.
Infatti il continuo indebitamento delle famiglie potrebbe avere portato molte di queste a ragiungere il limite della loro capacità di rimborso e conseguentemente la decisione delle finanziarie di non approvare più prestiti. Tuttavia è da notare come siano rimasti costanti i prestiti personali di basso importo e siano diminuti constantemente i prestiti finalizzati all'acquisto di un bene o altro.

Nel suo insieme tra prestiti personali e prestiti finalizzati si registra un calo del 3% circa.

Aiuti per le aziende in difficoltà in Campania Finanziamenti imprese

L'iniziativa protata avanti dalla regione Campania con Confidi Conaga, Gafi sud e la banca popolare di Ancona prende il nome di 'Progetto Campania' e prevede aiuti per 50.000.000 di euro alle aziende in crisi.
I settori preposti a ricevere tali aiuti sono:
* Artigianato;
* Commercio;
* Turismo;
* Agricoltura;
* Commercio;
* Agroindustria;
* Servizi;


I finanziamenti potranno andare tra 100 mila euro e un milione di euro, con un ammortamento fino a 84 mesi, che può però essere allungato sino a 180 mesi per i mutui ipotecari con importo massimo di 2 milioni di euro.

Finanziamenti e aiuti imprese in Lombardia con Assolombardia

Le aziende della Lombardia in crisi potranno richiedere dei finanziamenti per affrontare il perido di crisi. tali finanziaemnti saranno a tasso agevolato e requisito fondamentale per ottenerli e fare parte di AssoLombardia.
L'inziativa verra portata avanti con la banca Mediocredito del gruppo Intesa San Paolo e dovrebbe favorire anche l'internalizzazione delle medie imprese permettendo loro di affacciarsi sul mercato internazionale invece che rimanere cosolidate su quello nazionale.

Prestiti agevolati alle aziende in difficolta causa crisi economica

I finanziamenti per le imprese in difficoltà non sono aperti a tutte le aziende, bensì solo a quelle cche non si trovavano in difficoltà prima di luglio 2008 e che richiederanno un prestito entro e non oltre il 31 dicembre del 2010.

Tale iniziativa del governo dvrebbe contribuire a dare respiro alle azziende in crisi e che diversamente dovrebbero chiudere. Tale manovra dovrebbe inoltre rilanciare gli investimenti e trova un punto di partenza in Unicredit Sos che ha siglato un accordo con Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani e Cna, favorendo la nascita del progetto SOS Impresa Italia, volto a aiutare circa 10.000 imprese con difficoltà e a rischio chiusura.

Alcuni punti (80 in tutta Italia)avranno il compito di valutare caso per caso, tutte le aziende con problemi creditizi, e individuare la soluzione per ogni singola azienda.

Garanzie per i prestiti ai pensionati. Prestito pensionato

Per i pensionati è possibile avere un prestito di importo non elevato (difficilmente si andrà sopra i 25.000 euro) in dei tempi celeri e con garanzie minime.
La migliore garanzia offerta è infatti la pensione stessa, che rende il pensionato un cliente migliore di qualsiasi altro cliente con busta paga.
Alcune finanziarie chiedono tuttavia un garante al prestito nel caso in cui il pensionato abbia superato una certa soglia di età. Tale condizione diventa poi quasi indispensabile se il pensionato ha più di 80 anni.
Nel caso di pensonati appena sopra i 60 anni tuttavia non c'è problema, basta che la rata erogata non superi 1/5 della pensione.

Meglio online per i piccoli prestiti veloci. Piccolo prestito personale

Visto lo sviluppo della rete informatica e web sono sempre più le agenzie che offrono la possibilità di connettersi al proprio sito e di avere un preventivo per un piccolo prestito che va da 1.000 a 10.000 euro.
Da dati di confronto emergerebbe che anche per i prestiti veloci o i piccoli prestiti sarebbero più convenienti le offerte online per i prestiti veloci.
Il vantaggio deriva dal fatto che sono molti di più le finanziarie o banche che si devono confrontare fra di loro e quindi, non venendo meno il sacro principio di concorrenza, tendono ad offrire dei servizi sempre più veloci e convenienti per il cliente finale. Altro punto da tenere presente sono i comparatori di offerte come Prestitionline.it.
Online è inoltre più facile trovare proposte di prestito per i protestati.

Differenza fra i mutui chirografari e I mutui garantiti

Il mercato dei mutui comprende due macro categorie specifiche:
-I mutui chirografari
-I mutui garantiti

I mutui chirografari sono dei mutui a breve durata (non oltre i 5 anni) e prevedono come unica garanzia la firma dell'intestatario. Solitamente viene richiesto per importi non troppo elevati e l'erogazione avviene in tempi brevi.

I mutui garantiti sono invece dei muti che richiedono delle garanzie come ipoteca, fidejussione, pignoramento, cambiale. Per tale motivo richiedONO la presenza di un notaio. Tale mutuo, nelle rispettive sottoformule è quindi stato pensato per garantire a chi lo emette di potersi rifare sull'immobile oggetto del mutuo stesso o su un altro. La recente crisi economica ha visto infatti molte persone perdere la proria abitazione proprio per questa formula mutuaria.

Leggi anche
-I mutui Chirografari
-Le forme di mutuo comuni

Prestito finanziamento e mutuo a Genova Savona con QUINTO SKY srl

Società: QUINTO SKY srl

Prodotti finanziari trattati:
- Prestiti personali
- Prestiti con delega su stipendio
- Cessione 5° dello stipendio
- Cessione 5° della pensione
- Mutui ipotecari


Offerta rivolta a:
- Dipendenti
- Pensionati
- Autonomi
- Extracomunitari



Esempi di finaziamento :

Importo richiesto: 10.000,00 euro
Assicurazione: 490,00 euro
Spese: 150,00 euro
Importo finanziamento: 10.640,00 euro
Numero rate: 60
importo rata mensile: 236,70 euro
prima rata a 30 gg.


Importo richiesto: 20.000,00 euro
Assicurazione: 980,00 euro
Spese: 150,00 euro
Importo finanziamento: 21.130,00 euro
Numero rate: 60 euro
Importo rata mensile: 470,05 euro
prima rata a 30 gg.

I finanziamenti vanno da un minimo di 2.000,00 ad un massimo di 30.000,00
euro.


Contatti:
latorre.salvatore@libero.it 338 4279387

Abbassare il mutuo con l'autocostruzione

Questo video delle iene ci mostra come si possa ridurre il costo di una casa, e quindi del mutuo che dovremmo contrarre per costruire casa con l'autocostruzione.
Particolarmente interessante il fatto che nei cantieri ci siano uomini, donne e anziani ...mancano solo i bambini.

Chiedere un finanziamento o prestito personale a Torino... mutuo e cessione del quinto

Parlando con un mio conoscente titolare di una finanziaria a Torino ho appreso come le finanziarie a volte abbiano capacità contrattuali tali da potere offrire dei tassi di interesse migliori rispetto alle banche stesse (che poi sarebbero quelle che erogano il prestito alla fine). Ho avuto inoltre modo di apprendere nello specifico quello che è il prodotto proposto e di verificare come sia particolarmente conveniente per il consumatore finale. Tale finanziamento o prestito personale va dalle 48 alle 120 rate e può essere preso in esame nello specifico contattando il signor Fabio Buttafuoco al numero 3489015058.

Di seguito una scheda riepilogativa per dei Finanziamenti tipo:

Finanziamento 48 rate per 10.000 euro = rata 289,00 euro
taeg 15,24 tan 12,60.
Finanziamento 48 rate per 20.000 euro = rata 568,35 euro
taeg 14,31 tan 12,60.
Finanziamento 48 rate per 30.000 euro = rata 847,70 euro
taeg 13,99 tan 12,60 .

Finanziamento 60 rate per 10.000 euro = rata 244,75 euro
taeg 14,98 tan 12,60.
Finanziamento 60 rate per 20.000 euro = rata 481,25 euro
taeg 14,17 tan 12,60.
Finanziamento 60 rate per 30.000 euro = rata 717,80 euro
taeg 13,90 tan 12,60.

Finanziamento 120 rate per 10.000 euro = rata 161,00 euro
taeg 14,40 tan 12,60.
Finanziamento 120 rate per 20.000 euro = rata 316,65 euro
taeg 13,88 tan 12,60.
Finanziamento 120 rate per 30.000 euro = rata 472,25 euro
taeg 13,71 tan 12,60.

Mutuo casa presso le finanziarie

La cosa sta iniziando a prendere mano anche da noi, ma in Repubblica Ceca è già realtà, ovvero il fatto che le finanziarie eroghino dei prodotti in riferimento ai mutui. Infatti le finanziarie ragionando in termini economici con numeri più grossi possono ottenere dei tassi migliori rispetto ai privati dalle banche e quindi poi riversare sui loro clienti parte dei vantaggi, in termini di % di interessi, avuti.
Ciò a livello economico permette anche una migliore ripartizione del guadagno che in parte andrà nelle casse delle finanziarie invece che delle banche.
Una piccola informazione statistica a fonte di quanto detto: Le finanziare nello scorso semestre hanno segnato il 5% in più di mutui stipulati

Fondo di garanzia per i finanziamenti alle donne. Imprenditoria femminile

Per chi non lo sapesse sono messi a disposizione, all'interno dei finanziamenti pubblici dei fondi di garanzia per l'imprenditoria femminile. Tale fondo assicura alle piccole imprese formate da giovani di età tra i 18 ed i 35 anni e alle imprese a prevalente statuto femminile priorità di valutazione e sulle risorse economiche.
Tale fondo ha il ruolo di favorire lo sviluppo delle aziende femminili in collaborazione con gli istituti regionali che gestiscono i fondi.

I limiti delle garanzie sono dell'80% e l'importo finanziato va dai 5.000 € ai 40.000 €.

per maggiori informazioni: Finanziamenti pubblici.

Definizione di Tan e Taeg Cosa sono e come funzionano in parole semplici

Tan e Taeg sono l’acronimo, rispettivamente, di “tasso nominale annuo” e “tasso annuo effettivo globale”. La differenza fra questi due tassi interbancari consiste nel fatto che il primo considera solo il tasso di riferimento delle rate, mentre il secondo include anche gli oneri obbligatori inerenti al finanziamento come le assicurazioni obbligatorie, le spese di istruttoria della pratica e le commissioni d’incasso. Comprare un bene a rate può anche rappresentare un vantaggio per il consumatore ma è lecito considerare il fatto che le forme di finanziamento rateale, grazie ad un accorto utilizzo di questi due strumenti di credito, rappresentano spesso un modo per le aziende per aumentare i propri profitti su queste forme di pagamento rateale. Vediamo come. In genere quando ci troviamo di fronte a pagamento a tasso 0 (Taeg 0%) dalla prospettiva dell’azienda ci sono due possibilità, ed entrambe includono particolari convenzioni con società finanziarie:

1. Stipulare un accordo con una società finanziaria che, in cambio di una percentuale concordata, le permette di offrire questo genere di pagamento. Orientandosi verso questa prima alternativa, l’azienda potrà rendere l’offerta dei propri prodotti più appetibile agli occhi dei clienti e nel contempo, non abbassare il prezzo.



2. Puntare su forme di finanziamento con prima rata dopo 3 mesi e pagamenti mensili,. In questa seconda ipotesi al venditore viene corrisposto da parte della società finanziaria, oltre al valore del bene, anche una percentuale sugli interessi pagati dal cliente.


Un altro modo di chiamare il Taeg è l’ISC ovvero l’indice sintetico di costo. Questo non è altro che l’indicatore del tasso d’interesse di un’operazione di finanziamento, spese accessorie incluse. Secondo la normativa del 1992 per il Taeg comprende:

* Gli interessi
* Le spese per le assicurazioni imposte dal creditore
* Il costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo (società finanziaria) per l’ottenimento del credito
* Le spese di incasso delle rate, se pianificate dal creditore
* Le spese di apertura della pratica di finanziamento
* Altre spese accessorie contemplate dal contratto


Il tasso annuo nominale (Tan) invece è il tasso d’interesse puro applicato ad un finanziamento. Corrisponde però al tasso effettiva moltiplicato per il numero di periodi in cui l’anno è ripartito. Infatti se il tasso fosse del 3% e ci trovassimo di fronte ad un’unica soluzione di pagamento annuale il Tan corrisponderebbe al 3%. Se invece il tasso fosse al 3% ma trimestrale il Tan sarebbe il 12%. Considerato quindi che la maggior parte dei mutui e dei prestiti sono a rata costante il pagamento degli interessi che ne consegue non avviene alla fine dell’anno ma è spalmato su tutte le rate. Questo permetterà al finanziatore di incassare gli interessi in anticipo. In pratica il tasso effettivo tiene conto dell’eventuale anticipazione degli interessi nel corso dell’anno, mentre quello nominale no. In considerazione del fatto che stiamo parlando di tassi annui sarebbe più appropriato che il rimborso degli interessi si risolvesse in un’unica soluzione, solamente a fine anno.


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