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Definizione di titolo di debito

Il titolo di debito è un documento rappresentante un credito che il sottoscrittore di un contratto di debito pubblico acquista nei confronti dello Stato. Dal punto di vista della forma i titoli del debito pubblico si distinguono in nominativi e al portatore. I primi vengono definiti certificati e costituiscono un estratto autentico dell’iscrizione di una rendita fatta nel gran libro del debito pubblico. I titoli al portatore sono costituiti invece da cartelle, che indicano il numero progressivo per ciascuna serie e per ciascun esercizio finanziario, il capitale nominale, la durata, la data di emissione, la scadenza. Ad essi è unita una serie di cedole per il pagamento della rendita in rate semestrali. I titoli del debito pubblico circolano secondo le norme comuni. A seconda del tipo di prestito in relazione al quale sono stati emessi, i titoli del debito pubblico si possono distinguere in titoli del debito fluttuante e consolidato. Titoli del debito fluttuante sono quelli rimborsabili a scadenze stabilite, emessi in relazione ad un debito contratto per un breve periodo di tempo per provvedere a momentanei bisogni di cassa, conseguenti alla mancata equivalenza fra entrate e spese dello Stato, e che non viene iscritto nel gran libro del debito pubblico. Vengono definiti titoli del debito fluttuante perché non è possibile determinare l’ammontare, che raggiungeranno nel corso dell’annata e non è quindi possibile fissare in relazione ad essi a priori l’ammontare degli interessi da corrispondere. La forma tipica dei titoli del debito pubblico fluttuante è costituita dai buoni ordinari del Tesoro. Essi sono caratterizzati dalla loro facile negoziabilità e dal fatto che l’interesse è scontato, anticipato, al momento dell’emissione dell’obbligazione; invece di essere pagato al momento del rimborso, è detratto dalla somma pagata dal sottoscrittore al momento dell’acquisto del titolo. Titoli del debito consolidato sono invece quelli emessi in relazione a debiti a scadenza lunga ed eventualmente anche indeterminata, che hanno una sistemazione fissa nel quadro della finanza pubblica ed il cui servizio figura fra le spese ordinarie del bilancio. Si distinguono in titoli del debito consolidato redimibile e titoli del debito consolidato irredimibile. I primi sono quelli emessi dallo Stato con l’obbligo della restituzione del capitale entro un termine prefissato e secondo un piano di ammortamento prestabilito. Rientrano in questa categoria i buoni del Tesoro pluriennali e le cartelle rimborsabili per sorteggio periodico. I secondi sono quei titoli emessi in relazione ad un prestito contratto dallo Stato con il solo obbligo di pagare puntualmente gli interessi, senza assunzione di alcun impegno di restituzione del capitale per una data prefissata; tale restituzione potrà avvenire, se e quando dovesse sembrare opportuna, mediante riscatto dei titoli al prezzo corrente sul mercato o mediante conversione.

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