Blog di informazione sui mutui, i prestiti, i finanziamenti e le carte di credito.

In Primo piano:
- Mutuo Prima casa - Cessione del quinto - Finanziamento auto

Mutuo Prima Casa agevolazioni e vantaggi detrazione interessi

Il Fisco ha sempre incentivato l’acquisto dell’immobile principale intendendo con questo la prima casa. In particolare, con la risoluzione 128 del 23 settembre 2005 ha, in tema di detrazione, stabilito che del 19% degli interessi pagati in dipendenza di mutui stipulati per l’acquisto dell’abitazione principale se dovesse essere contratto un mutuo superiore il costo sostenuto per l’acquisto dell’immobile, agevolazione verrebbe rapportata all’importo dichiarato nell’atto. In definitiva è necessario confrontare la somma erogata dall’istituto di credito con il valore dell’immobile indicato nel rogito inclusi gli oneri accessori annessi all’operazione d’acquisto.Quando la prima variabile risulta essere più alta è necessario ridefinire la parte degli interessi sulla quale calcolare la detrazione con la seguente formula: costo dell’immobile + oneri accessori x interessi pagati diviso il capitale dato in mutuo. La circolare 38 dell’agosto del 2005 entra invece nel merito dell’applicazione dell’imposta di registro ridotta al 3% o dell’Iva al 4% in caso di acquisto di prima casa affrontando le seguenti casistiche:

* Acquisto di abitazione contigua – In caso di acquisto di due appartamenti contigui destinati a formare una sola unità abitativa purchè la neonata abitazione conservi le caratteristiche non di lusso.
* Requisito della residenza – Quando l’interessato rende al Comune la dichiarazione dell’affettivo trasferimento.
* Acquisto di casa di abitazione non di lusso in corso di costruzione – In caso di immobile in corso di costruzione che presenti le caratteristiche progettuali “non di lusso” secondo i criteri stabiliti dal dm. 2 agosto 1969.
* Titolarità di nuda proprietà su altra casa di abitazione – In riferimento all’acquirente che risulti titolare del diritto di nuda proprietà su altro immobile nello stesso comune in cui si trova la casa che è stata acquistata.
* Coniuge in regime di comunione legale – Quando solo uno dei due coniugi abbia i requisiti per fruire dell’agevolazione prima casa. Questo perché per esempio l’altro coniuge ha acquistato un immobile prima del matrimonio avvalendosi di tale agevolazione prima del matrimonio.


IMPOSTE INDIRETTE X AGEVOLAZIONI I° CASA

ACQUISTO DA IMPRESA -I° CASA
ALTRE CASE IVA: 4%10% REGISTRO:168,00168,00 CATASTALE:168,00168,00 IPOTECARIA:168,00168,
00
ACQUISTO DA PRIVATO:
REGISTRO:3%7% CATASTALE:168,001% IPOTECARIA:168,002%

Leggi anche:
Mutuo Inpdap per dipendenti pubblici

I prestiti a fondo perduto Finanziamenti pubblici Statali e Europei

I prestiti e i finanziamenti a fondo perduto vengono erogati dagli enti pubblici italiani e dall'Unione Europea per finanziare l'apertura di una nuova attività. Solitamente questi fondi passano dalle regioni per poi essere distribuiti ai cittadini. Si chiamano a fondo perduto perchè prevedono una restituzione solo parziale della somma che è stata erogata.

Con i finanziamenti a fondo perduto è possibile finanziare le piccole imprese facenti parte di qualsiasi tipologia di settore. Possono essere finanziate sia le ditte individuali che le società.

I requisiti richiesti per poter rientrare in questi finanziamenti sono
la maggiore età
stato di disoccupazione o inoccupazione
residenza nel territorio di riferimento da almeno sei mesi

Il credito messo a disposizione può essere utilizzato per
acquisto di attrezzature e macchinari
spese di impianti e allacciamento
beni immateriali che siano di utilità pluriennale
spese di ristrutturazione
spese di gestione come materiali di consumo, canone di locazione e assicurazioni

I finanziamenti a fondo perduto prevedono una copertura totale per il primo anno di attività delle spese di gestione. Prevedono inoltre una metà del credito a fondo perduto e l'altra metà a finanziamento agevolato.

Per accedere ad un finanziamento a fondo perduto è necessario rispondere ad un bando di concorso. La domanda deve esporre in modo dettagliato il progetto per cui si vuole ricevere il prestito, gli obiettivi che si vogliono raggiungere e i soldi necessari per metterlo in pratica. La domanda deve essere inviata all'ente promotore con posta raccomandata.

Leggi anche: I prestiti d'onore

Prestito d'onore Prestito ad onorem avvio attività

Senza richiedere alcun tipo di garanzia personale lo Stato può concedere prestiti d'onore per finanziare idee imprenditoriali interessanti e fattibili. I prestiti d'onore sono destinati a persone maggiorenni disoccupate o inoccupate da almeno sei mesi iscritte al Centro per l'Impiego. Le persone che possono accedere a questa tipologia di prestito devono essere
residenti alla data del 3 ottobre del 1996 nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna
residenti alla data del 1 gennaio 2000 in Abruzzo
residenti dal 1 gennaio 1998 nelle aree del Centro Nord

Le attività imprenditoriali che possono usufruire di queste agevolazioni possono inserirsi in qualsiasi tipologia di settore produttivo ma devono riguardare solo ed esclusivamente ditte individuali. C'è un limite massimo di investimento a cui queste attività devono sottostare.

I prestiti d'onore prevedono delle agevolazioni finanziarie grazie alle quali è possibile coprire totalmente le spese di investimento. Le altre spese possono invece essere coperte in parte grazie a prestiti realizzati sia a fondo perduto che a condizioni agevolate. Oltre a queste agevolazioni fiscali i nuovi imprenditori possono usufruire anche di un'assistenza tecnica.

I moduli per la presentazione delle domande dei prestiti d'onore possono essere ritirati presso il Comune di appartenenza. Possono essere anche scaricati direttamente dal sito internet della Società per l'Imprenditorialità Giovanile. Dopo la presentazione della domanda viene fatta una scelta delle idee imprenditoriali più idonee. I soggetti selezionati parteciperanno per circa due mesi ad attività di formazione. Allo scadere dei due mesi verrà effettuata la selezione finale.

Vedi anche:
Finanziamenti a fondo perduto

Prestito BancoPosta Prestiti con le Poste Italiane

Prestito BancoPosta è il prestito personale di Poste Italiane per i titolari di Conto BancoPosta. La modalità di accredito richiee infatti un conto corrente con le Poste.
In pochi giorni, i clienti BancoPosta possono ricevere da 1.500,00 euro a 30.000,00 euro direttamente sul Conto BancoPosta e scegliere la modalità di rimborso più comoda, fino a 84 rate mensili.

Di seguito una sintesi dei punti fondamentali della proposta delle poste
Durata Da 12 ad 84 mesi
Importo Da 1.500 a 30.000 euro
Istruttoria gratuita
Commissioni di incasso rata gratuite
Invio comunicazioni gratuite
TAN TAN 9,50% per importi da 1.500 a 10.000 euro
8,50% per importi oltre 10.000 euro
TAEG 9,94% per importi da 1.500 a 10.000 euro
8,85% per importi oltre 10.000 euro
Assicurazione (facoltativa) 2,00% dell’importo erogato per durate fino a 60 mesi
3,65% dell’importo erogato per durate oltre 60 mesi

Definizione di cosa è un Leasing e come funziona. Strumentale e Immobiliare

Il leasing è un contratto di finanziamento che consente l’utilizzo di un bene strumentale atto all’esercizio della propria professione o attività imprenditoriale. AL termine del contratto è possibile acquistare il bene versando al contraente una cifra inferiore al valore di mercato del bene.
Il leasing strumentale riguarda l'acquisto di strumenti di lavoro di qualsiasi natura.
Il leasing immobiliare riguarda invece l'acquisto di immobili per finalità aziendali.

In questa forma contrattuale vengono coinvolti 3 attori sociali:

* Il fruitore – Colui che sceglie ed utilizza il bene e che può riscattarlo al termine del contratto.


* Il concedente – La società di leasing che conserva la proprietà del bene fino all’eventuale riscatto del fruitore possibile solo a conclusione del contratto.


* Il fornitore – Colui che vende il bene alla società di leasing


I vantaggi del leasing sono molteplici:

* Permette la fruizione del bene senza impegnare la somma di denaro necessaria all’acquisto, si intende al prezzo di mercato.
* E’ una forma di finanziamento che consente un’alta flessibilità potendo adattarsi alle diverse esigenze del cliente.
* Come precedentemente descritto, rispetto al semplice noleggio, permette di acquisire il bene al termine del contratto.
* Permette il frazionamento dell’IVA nei canoni periodici.


Gli elementi che compongono un contratto di leasing sono:

* Modalità di pagamento del fornitore da parte della società di leasing.
* Costo del bene più IVA
* Durata del contratto che dipenderà dalla tipologia di bene. Almeno 8 anni per il leasing di un immobile, da 24 a 60 mesi per veicoli commerciali e autoveicoli, da 30 a 60 per attrezzature, impianti e macchine utensili ed altri beni strumentali.
* Canoni periodici. Di solito è mensile ma può avere anche una diversa periodicità.
* Anticipo versato al momento della stipula del contratto.
* Valore di riscatto del bene che solitamente ammonta all’1% del costo originario del bene.
* Spese assicurative e di istruttoria.

Vedi anche Esempio rata leasing Auto

Consolidamento debiti o Rifinanziamento mutuo e finanziamento

Varie circostanze possono portare all'apertura contemporane di più prestiti e finanziamenti. Ritrovarsi nella condizione di non riuscire a ripagare tutti i debiti così accumulati è molto semplice. Il cumulo delle rate mensili può infatti in questo modo arrivare a cifre davvero troppo elevate. Per riuscire a risollevarsi da una situazione ecnomica negativa come questa è possibile avvalersi del consolidamento dei debiti. Grazie a questo strumento infatti è come se i debiti venissero racchiusi nel pagamento di una sola rata mensile più bassa rispetto alla somma delle rate mensili precedenti. Ciò è possibile perchè il credito del consoldiamento viene utilizzato per estinguere in modo anticipato i debiti contratti e aprire quindi un solo finanziamento al posto di questi ultimi.

Esitono due diverse tipologie di prestito di consolidamento
il prestito personale
il mutuo di consolidamento

Il prestito di consolidamento personale può essere richiesto nei casi in cui la somma necessaria è abbastanza contenuta per un valore minore ai 60.000 euro. I tempi di concessione di questa tipologia di prestito sono abbastanza veloci e non sono previste spese aggiuntive come quelle notarili necessarie invece per l'apertura di un mutuo di consolidamento. I prestiti di consolidamento sono solitamente caratteizzati da un tasso fisso e possono avere una durata massima di circa 10 anni. Il requisito maggiormente richiesto per questa tipologia di prestito è semplicemente una busta paga e grazie ad essa il prestito può essere richiesto anche sotto forma di cessione del quinto.

Il mutuo di consolidamento è invece la scelta ideale per coloro che hanno contratto debiti di entità molto più elevata. Il vantaggio del mutuo è infatti proprio quello di riuscire ad offrire somme di denaro molto più elevate rispetto ad un semplice prestito personale. E' ovvio però che u mutuo ha anche molte più spese rispetto ad un prestito personale e richiede solitamente delle garanzie ulteriori al solo stipendio mensile. Tra le garanzie più diffuse vi è senza dubbio l'ipoteca sulla casa.

Il prestito delega o Doppia Cessione del Quinto

Chiamato più comunemente “prestito delega” o delega di pagamento, non è altro che una forma di finanziamento non finalizzato, ovvero la cui finalità è a discrezione del cliente, riservato a lavoratori dipendenti di enti statali, pubblici ed aziende private. Sia le modalità di richiesta che i requisiti necessari all’ottenimento del prestito sono analoghe alla Cessione del quinto dello stipendio solo che con il prestito delega è possibile la detrazione di due quinti dalla propria busta paga. Questo però, mentre viene sempre accettato dalle amministrazioni statali è invece spesso rifiutato da quelle pubbliche e private. Come nella cessione del quinto anche con questa forma di prestito è necessario stipulare due polizze assicurative che garantiscono l’istituto erogante sia in caso di decesso del cliente sia in caso di impossibilità al pagamento perché ad esempio perde il posto di lavoro. Questi i requisiti per accedervi:

* Essere un lavoratore dipendente a tempo indeterminato
* Aver lavorato per almeno 5 mesi se dipendenti pubblici e 1 anno se dipendenti privati

Questi i vantaggi:

* Può essere concesso anche a pignorati e protestati
* Si può accedere ad una somma più cospicua rispetto alla cessione del quinto
* Visto che la durata del prestito va da 12 mesi a 10 anni dilazionando la somma in un lasso di tempo così lungo è possibile pagare una rata più bassa.

Documentazione necessaria per chiedere e ottenere un Finanziamento

Al fine di ottenere un FINANZIAMENTO sono necessari alcuni documenti diversi nel caso in cui si tratti di aziende o di persone fisiche.
Se si tratta di aziende queste dovranno prsentare:




* Statuto della società.
* Carta d’identità del legale rappresentante oltre agli atti tramite i quali gli sono stati attribuiti i poteri.
* Visura generale.
* Titolo d’acquisto incluso rogito, successione e relativa ricevuta di versamento delle imposte.
* Schede catastali e certificazione della banca o del perito incaricato di valutare l’immobile.
* Eventuale procura e carta d’identità del procuratore.





Nel caso di persone fisiche i documenti da presentare sono invece:

* Se coniugata, l’estratto di matrimonio e la sentenza di separazione.
* Se divorziata, la sentenza di divorzio o certificato di stato libero.
* Carta d’identità e codice fiscale
* Se celibe, nubile o vedovo /a, il certificato di stato libero.
* Schede catastali; certificazione della banca e/o del perito incaricato di valutare l’immobile
* Eventuale procura in originale e carta d’identità del procuratore.

* Titolo d’acquisto (rogito, successione, e relativa ricevuta di versamento delle imposte).

Prestito con Cessione Del Quinto dello stipendio o della pensione. Garanzie requisiti e info.

La cessione del quinto dello stipendio è una pratica di finanziamento  regolamentata dal D.P.R. del 5 gennaio del 1950, in materia di “Sequestro, Pignoramento e Cessione degli stipendi salari e pensioni” e relativa norma attuativa D.P.R. del 28 luglio 1950 n° 895.

Questa forma di finanziamento è considerata un prestito personale ed è indirizzata a tutti i dipendenti del settore pubblico e privato, oltre che ai pensionati e, caso unico in Italia, anche a chi ha insoluti e protesti.

Gli enti legittimati ad erogalo invece sono le banche e gli intermediari finanziari iscritti all’Ufficio Italiano dei Cambi. Tuttavia dal 1 gennaio 2008 questo ente è stato soppresso anche se le sue funzioni vengono esercitate dalla Banca d’Italia.

Tipologia:
La cessione del quinto è  un prestito non finalizzato perché prevede l’erogazione di una somma il cui utilizzo è a discrezione del cliente.
Consiste in un finanziamento che viene restituito tramite la trattenuta di al massimo un quinto dello stipendio direttamente dalla busta paga.

Requisiti:
Una delle due condizioni necessarie, infatti, per accedere al prestito è la stabilità del proprio posto di lavoro dimostrabile attraverso un contratto a tempo indeterminato. Del pagamento mensile si fa carico il proprio datore di lavoro che trattiene la somma dalla paga mensile.

L’altra invece è la stipula, obbligatoria per legge, di due coperture assicurative:
La prima sulla vita e la secoda sul lavoro.

Durata:
La durata del finanziamento va da un minimo di 2 anni ad un massimo di 10 e può essere erogato anche in meno di 48 ore .

Importo:
Il finanziamento può invece andare da un minimo di 2000 € a un massimo di 80.000 €.

Garanzie:
 Non è necessario presentare garanti o garanzie aggiuntive e per l’istituto erogante è una forma di finanziamento a basso rischio perché appunti la rata viene trattenuta direttamente in busta paga. Per questo di solito vengono applicati tassi di interesse più convenienti, di contro a forme di finanziamento ad alto rischio, permettendo di dilazionare il pagamento anche su durate molto elevate. Inoltre se le suddette coperture assicurative non risultassero sufficienti, la società finanziaria ha diritto di rivalersi sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) del cliente.

L’assoluta trasparenza è una delle sue caratteristiche perché il contratto è pubblico, registrati e notificato essendo quindi in linea con la normativa finanziaria vigente. In più permettendo al cliente di presentarsi coi soldi in mano gli consente di aumentare il suo potere contrattuale.


Doppia cessione del quinto

Vacanze con il Prestito: chiedere Finanziamento per le vacanze

Secondo le stime dell’Assofin sono sempre di più gli italiani che pagano a rate le proprie vacanze. Natale o Capodanno fuori porta sembrano infatti scelte irrinunciabili e a questo riguardo si opta sempre più spesso di rateizzare la spesa, ricorrendo al credito al consumo. Una realtà economico-sociale non più trascurabile visto che ricalca il comportamento di 1 italiano su 20. Le regioni in cui ci si indebita maggiormente pur di non rinunciare alle vacanze sono Lazio e Lombardia.
Addirittura le stesse agenzie di viaggi si occupano di portare avanti il prestito propio come avviene per le concessionarie automibilistiche ad esempio.

Rinegoziare e-o Trasferire Mutuo SURROGAZIONE

Se il mutuatario non riesce a sostenere più il mutuo è possibile fare la rinegoziazione dello stesso all'interno della quale si possono operare cambiamenti sulla rata da pagare e sulla durata del mutuo stesso.

Tenete presente che l'operazione non è gratuita inquanto ci sono le spese di estinzione del vecchio mutuo, le spese per la cancellazione d'ipoteca e le spese legate all'istruttoria del nuovo mutuo oltre al costo della parcella notarile del nuovo atto.
Per valutare la convenienza di una rinegoziazione è necessario:

Conoscere il debito residuo del vecchio mutuo;

Aumentare il debito residuo delle spese di estinzione e di accensione;

Calcolare nuova rata di ammortamento sull'importo ricavato al punto b), per una durata uguale a quella residua sul vecchio mutuo;

La nuova normativa introdotta dal Governo prevede per tutti i mutui stipulati dopo il 2 febbraio, la cosiddetta portabilità (surroga) del mutuo. Il mutuatario, mediante atto pubblico o scrittura privata (quindi senza obbligo di ricorrere al notaio) cede il proprio debito ad un'altra banca, senza perdere i benefici fiscali per la prima casa.
Il meccanismo utilizzato da tale norma è quello della surrogazione per volontà del debito


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